Mirifica

«Da mihi animas, caetera tolle» (dammi le anime, toglimi il resto). Non ho potuto far altro che pensare al motto di san Giovanni Bosco lo scorso 26 aprile, quando la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha annunciato la presenza di papa Francesco al G7 nel corso della sessione dedicata all’intelligenza artificiale.

Su alcuni profili social, dedicati a impresa e tecnologia, sta girando la foto di un cartellone pubblicitario di Blockbuster, il colosso del videonoleggio spazzato via dal digitale, che contrappone all’algoritmo di Netflix per la selezione di film e telefilm, il “callgorithm”, la possibilità, cioè, di telefonare a un addetto in carne e ossa che potrà consigliare al cliente cosa guardare.

Ci siamo appena lasciati alle spalle l’ennesimo “panico morale”, l’ennesimo incidente mediatico costruito ad arte sull’uso “disinvolto” della simbologia cristiana.

Dove sono i giovani? Tanti di loro, la scorsa settimana, erano al BeComics di Padova. Un sabato e una domenica in fiera, con numeri da tutto esaurito, per immergersi in ettari di “paradiso nerd”.

Negli ultimi anni una moda si è diffusa tra i giovanissimi (maschi), e di moda si tratta perché è di tendenza, viaggia con il passaparola, diventa status symbol: il trading online, ovvero la gestione attiva dei propri risparmi, comprando e vendendo azioni e prodotti finanziari.

Non era un prete “smanettone” don Sergio Penazzato. Nato nel 1936, arrivato a Roncaglia – dove sono nato e dove ho sempre abitato – come giovane parroco nel ’79 e qui di fatto rimasto fino alla morte, lo scorso 14 febbraio, era un prete vecchio stampo, di quelli forgiati nel freddo del Barcon di Thiene.

Ufficio delle letture, Lodi mattutine, Ora media, Vespri, Compieta. Sono le parti della Liturgia delle Ore, che il Concilio Vaticano II ha sia riformato che confermato come preghiera ufficiale della Chiesa, invitandone alla recita non più solo i religiosi e i preti, ma anche i laici, specialmente con le Lodi e i Vespri, e per di più nella lingua comune.