Al presidente Tajani il "Carlo V"

Nella Giornata dell’Europa, il presidente dell'Europarlamento Antonio Tajani è stato insignito del prestigioso premio europeo Carlo V edizione 2018 e, ricevendolo dalle mani del re di Spagna, ha dichiarato: «Sono certo che il ventunesimo secolo sarà il secolo dell'Unione europea. Prima però dobbiamo rinnovare la nostra Unione per renderla più politica, più prospera, più sicura e più influente sulla scena internazionale».

Al presidente Tajani il "Carlo V"

«Per una carriera di quasi 25 anni dedicata all’Unione europea e alle sue istituzioni» e per il ruolo di «guardiano di pace, democrazia, diritti umani, uguaglianza, solidarietà e i valori che le istituzioni Ue rappresentano».

Con questa motivazione Re Felipe VI di Spagna ha consegnato, nella Giornata dell’Europa, il prestigioso premio europeo Carlo V edizione 2018 al presidente dell'Europarlamento Antonio Tajani. Il premio viene assegnato ogni anno a una personalità o organizzazione per il suo contributo allo sviluppo dei valori e dell'integrazione europei.

Nel suo discorso il presidente ha reso il senso del suo mandato
«Sono un giornalista che ha avuto la fortuna di dedicare parte della sua vita alla politica europea. Ho sempre svolto i miei incarichi cercando di migliorare la vita dei cittadini europei. Sono proprio i cittadini a rendere possibile la pace, la stabilità e la prosperità dell'Unione europea. Per questo motivo, credo che sia giusto dedicare questo premio a loro. Da Bucarest a Lisbona, da Cadice a Helsinki, regnano la pace e la stabilità, come mai prima nella storia, dopo secoli di disaccordi e conflitti».

«Quello che rende il nostro progetto davvero grande è il nostro profondo attaccamento ai valori della libertà, della democrazia, dello Stato di diritto, dell'uguaglianza e del rispetto dei diritti umani. Valori che hanno reso l'Europa la regione più libera e prospera al mondo - ha aggiunto il presidente dell'Europarlamento - Per questo, dobbiamo riaffermarli, sempre e senza eccezioni, dinanzi agli egoismi nazionalisti, a chi vuole costruire frontiere, e a coloro che intendono distruggere il nostro senso di unità e la nostra democrazia. Sono certo che il ventunesimo secolo sarà il secolo dell'Unione europea. Prima però dobbiamo rinnovare la nostra Unione per renderla più politica, più prospera, più sicura e più influente sulla scena internazionale». 

Ma il presidente Tajani ha voluto anche ricordare l’Italia
«In occasione della mia elezione, poco più di un anno fa, ho dedicato le mie prime parole da Presidente del Parlamento europeo alle vittime dei terremoti nell'Italia centrale. Non le ho dimenticate. Per questo, desidero devolvere l’importo di questo premio (30mila €) a Norcia, Accumoli e Arquata del Tronto. Ho chiesto inoltre che le borse di ricerca accademica che accompagnano il premio, e che porteranno il mio nome, siano dedicate alla prevenzione delle catastrofi naturali e allo sviluppo di meccanismi flessibili di solidarietà in seno all'Unione europea. So che non basta, ma spero che questo gesto simbolico serva a ricordarci che l'Unione europea è innanzitutto solidarietà verso chi ne ha più bisogno»

Tra i vincitori delle passate edizioni figurano, fra gli altri: Jacques Delors, Wilfried Martens, Felipe González, Mikhail Gorbachev, Helmut Kohl, Simone Veil e José Manuel Barroso.

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