IIT e Inail presentano "Hannes", la mano robotica

Un dispositivo che si indossa, leggero ed estremamente flessibile, che funziona grazie a una coppia di sensori che rilevano il movimento dei muscoli residui.

IIT e Inail presentano "Hannes", la mano robotica

Sarà disponibile nel 2019 la mano protesica di derivazione robotica che, senza necessità di intervento chirurgico, permetterà di restituire alle persone con amputazione dell'arto superiore circa il 90 per cento della funzionalità perduta.
Si chiama “Hannes” (in omaggio a Johannes Schmidl, primo presidente del Centro protesi Inail di Budrio, da tutti conosciuto come Hannes) e non è un arto bionico collegato ai tessuti e ai nervi del braccio umano, ma un dispositivo che si indossa, leggero ed estremamente flessibile, che funziona grazie a una coppia di sensori che rilevano il movimento dei muscoli residui.

Il prototipo è stato sviluppato dal Rehab Technologies Lab, il laboratorio congiunto nato nel dicembre 2013 dalla collaborazione tra il Centro protesi Inail e i ricercatori dell'Istituto italiano di Tecnologia (Iit) di Genova.

«Hannes – spiegano Rinaldo Sacchetti e Lorenzo De Michieli, del team scientifico Inail-Iit – è stata progettata affinchè conformazione, peso e qualità dei movimenti siano quanto più possibile equiparabili a quelli di una mano reale: le dita si piegano e possono assumere una postura naturale anche a riposo, il pollice, in particolare, è orientabile in tre diverse posizioni e rende possibili i tipi di prese necessarie nella vita di tutti i giorni».

Il sistema di controllo di “Hannes” è di tipo mioelettrico, sfrutta cioè gli impulsi elettrici che provengono dalla contrazione dei muscoli della parte residua dell'arto, e implementa strategie basate su algoritmi di intelligenza artificiale.

«Per me – racconta Marco Zambelli che ha perso la mano destra in un incidente sul lavoro a 15 anni e nel 2015 gli è stato chiesto di partecipare alla sperimentazione della mano protesica – la protesi era solo un fatto estetico, oggi invece sento di avere di nuovo due mani. Prima avevo delegato tutto alla mano sinistra, ora ho di nuovo spostato la maggior parte dei movimenti sulla destra. Riesco a fare praticamente tutto: ormai sono in pensione, ma in casa mi do da fare con tutte e due le mani».

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Parole chiave: Hannes (1), protesi (3), Inail (3), Istituto italiano di Tecnologia (1), Genova (6)
Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)