Nozze d’oro per l'Asiago festival

Cinquanta edizioni sono tante anche per rassegne di grido che si svolgono in grossi centri dove il pubblico non manca. Figurarsi per manifestazioni che, in maniera forse azzardata – ma la fortuna, si sa, aiuta gli audaci – portano la Cultura con la C maiuscola in località fuori dai “giri che contano”. Eppure l’Asiago festival questo traguardo è riuscito a tagliarlo, potendo festeggiare, con sette appuntamenti dal 9 al 15 agosto, il mezzo secolo di attività di promozione musicale sull’Altopiano.

Nozze d’oro per l'Asiago festival

Promosso dall’associazione culturale Amici della musica di Asiago “Fiorella Benetti Brazzale”, in collaborazione con la parrocchia di San Matteo e il comune, il cartellone conferma anche quest’anno le caratteristiche grazie alla quali il festival può vantare una fisionomia precisa e coerente, essendo ciò che si può ascoltare oggi la naturale maturazione di quanto seminato nei primi cicli concertistici.
Se, inizialmente, il punto di riferimento era il repertorio sacro organistico e corale, nel tempo è stato inserito in una cornice artistica più ampia, che include importanti lavori orchestrali e da camera.
Dal 1998, in particolare, il festival ha avviato la consuetudine di invitare ogni anno un compositore di fama internazionale, al quale viene commissionata un’opera dedicata ad Asiago e alla cultura cimbra, da eseguirsi in prima assoluta nella serata clou della kermesse.
Quest’anno è la volta della giovane russa Alissa Firsova e del suo Asiago concerto op. 35 per pianoforte, violino, violoncello e orchestra, in programma l’11 agosto: come da tradizione, quella stessa mattina il pubblico potrà incontrare e dialogare con l’artista nella sala consiliare del municipio.

Sotto la venticinquennale guida dell’attuale direttore artistico, il violoncellista Julius Berger, il festival ha inoltre ampliato la sua apertura internazionale, arrivando ad avere un evento gemello a Seoul.
In occasione del cinquantenario, poi, la rassegna può fregiarsi della presenza (nelle date del 9, 10 e 11) della Camerata Rco, formata da musicisti della Royal concertgebouw orchestra di Amsterdam (nella foto), ritenuta la migliore al mondo. Gli affermati strumentisti olandesi faranno da chioccia ai talenti in erba dell’orchestra della Spettabile reggenza dei Sette comuni, dell’orchestra giovanile Crescere in musica di Thiene e dell’ensemble Cello Passionato, tre formazioni abitualmente ospiti.
Da sempre, infatti, il festival guarda ai giovani per diffondere l’educazione musicale, ritenendo questa disciplina un fondamentale strumento di crescita personale e sociale.

Sono stati coltivati in questo modo tutti gli ambiti d’interesse e i progetti della fondatrice del festival, Fiorella Benetti Brazzale, organista, compositrice e insegnante asiaghese, scomparsa prematuramente nel 1992 proprio al termine di un concerto nel duomo di San Matteo. Per non disperderne la ricca eredità e rispondere alle richieste di un pubblico ormai affezionato, nel 1993 è stata fondata l’associazione che in suo nome porta avanti la rassegna.

I Brazzale, che l’arte dei suoni ce l’hanno nel sangue, continuano a sostenere il festival attraverso l’azienda casearia di famiglia e coinvolgendo altri sponsor privati. In tal modo l’appuntamento di agosto sull’Altopiano con la grande musica può essere riproposto anno dopo anno senza interruzioni, per la gioia dei tanti melomani, numerosi tra residenti e turisti.

Info: www.asiagofestival.it

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