Emozioni tra mente e cuore. Il 9 e 10 settembre il convegno dell'ufficio diocesano educazione e scuola

Una due-giorni di formazione per quanti hanno a cuore l’educazione all’interno del mondo della scuola. “Tu chiamale emozioni. Tra mente e cuore” è il titolo del convegno promosso dall’ufficio diocesano di pastorale dell’educazione e della scuola, in collaborazione con il Messaggero di Sant’Antonio, che si tiene venerdì 9 e sabato 10 settembre nell’auditorium dell’Opsa a Sarmeola di Rubano. 

Emozioni tra mente e cuore. Il 9 e 10 settembre il convegno dell'ufficio diocesano educazione e scuola

L'appuntamento è una sorta di seconda puntata della proposta formativa lanciata l’anno scorso (“In carne e ossa. Tra corpo e spirito”) e che aveva suscitato una risposta di pubblico davvero importante.
Al convegno 2016 sono già più di 700 gli iscritti. «Desideriamo proseguire sul versante antropologico – spiega don Lorenzo Celi, direttore dell’ufficio pastorale – Dopo lo scandagliamento del rapporto tra corpo e spirito, ora ci soffermeremo sul tema delle emozioni, interrogandoci su cosa siano, sotto i diversi profili scientifici (dalla teologia alla psicologia, dalla pedagogia alle neuroscienze) e soprattutto chiedendoci il rapporto che intercorre tra emozione ed educazione».

La domanda di fondo proviene dal contesto culturale odierno «sbilanciato tra un’esagerazione delle emozioni, dove tutto è lasciato all’emotività, e un’esagerata razionalità che va ben oltre alla ragionevolezza, dove l’uomo diventa un robot. C’è un equilibrio tra queste due dimensioni?».

Il convegno non vuole dare risposte in merito, ma offrire punti e spunti di partenza che permettano a chi è impegnato nell’educazione nel mondo della scuola, quindi non solo insegnanti di religione, ma anche dirigenti e docenti della scuola pubblica e paritaria, di cercare risposte.

Tre in particolare gli aspetti che rendono particolarmente significativo questa edizione del convegno.
«Innanzitutto il dove – sottolinea don Celi – L’auditorium dell’Opsa è luogo che trasforma le emozioni in servizio e quindi in carità. Secondo: la presenza del vescovo Claudio, che qui incontra per la prima volta l’intero mondo della scuola, dopo l’appuntamento del 23 aprile scorso con i dirigenti scolastici. E, infine, il riconoscimento di quanto l’arte provochi emozioni e quindi la proposta della visita in notturna al battistero e alla Cattedrale di Padova, luoghi fondamentali della nostra fede, che acquistano particolare significato in quest’anno giubilare».

L’auspicio è che questa proposta della chiesa di Padova sia percepita come spazio di incontro e di confronto non solo per chi crede, ma per chiunque desidera approfondire ciò che è costitutivo dell’uomo.
«Mutuando il titolo dagli orientamenti pastorali potremo dire che è una “sosta che ci rinfranca” nel cammino dell’educare».

Il convegno è diviso in due giornate: la prima di taglio più accademico, la seconda legata all’aspetto laboratoriale.
Venerdì 9, dopo l’introduzione e i saluti istituzionali a cura di fra’ Fabio Scarsato, del Messaggero di sant’Antonio, i lavori si aprono alle 9.30 con l’intervento “Per una teologia emozionante” di Cristina Simonelli, del coordinamento delle teologhe italiane; alle 11 Gustavo Pietropolli Charmet, psichiatra e psicoterapeuta dell’adolescenza, parla de “Il linguaggio delle emozioni nei ragazzi”.
Dopo la pausa pranzo alle 14, Duccio Demetrio, della Libera università dell’autobiografia e accademia del silenzio di Anghiari, affronta come “Raccontare e scrivere le emozioni della propria vita” e alle 15 Daniele Novara, del Centro psicopedagogico per la pace, interviene su “Le emozioni in conflitto”. Seguirà quindi l’intervento del vescovo di Padova. La preghiera del vespro conclude i lavori della giornata.
Dalle 21 l’appuntamento è in piazza Duomo a Padova per la visita guidata a battistero e Cattedrale a cura di don Gianandrea Di Donna.
Il sabato si apre alle 9.15 con un laboratorio cinematografico a cura di Religion today film festival di Trento e dalle 10.45 i partecipanti potranno interagire con Simona Atzori, artista, ballerina, formatrice.
La conclusione dei lavori a fine mattina è affidata a don Lorenzo Celi, dell’ufficio di pastorale dell’educazione e della scuola.

Copyright Difesa del popolo (Tutti i diritti riservati)