Ius soli: urgente e necessario
La questione dello Ius soli era stato il tema della conferenza stampa della Conferenza Episcopale Triveneta del gennaio dello scorso anno. La presa di posizione dei vescovi triveneti era netta e chiara: i bambini che nascono in Italia sono italiani.
Forte e pressante era stato l'invito ai legislatori perché raccogliessero questa necessità per darle soluzione giuridica. Che ne è stato di quella richiesta così forte? Di certo ha suscitato un ampio dibattito e non poche polemiche soprattutto nel Veneto, impegnato a ricordare la figura di Papa Sarto che, come ha detto il Patriarca Moraglia, ha il merito di aver plasmato la Giornata Mondiale dei migranti. La questione è ancora al di là dall'essere risolta. Viaggia ancora dentro i meandri delle agende della politica.
Per i vescovi del Triveneto la questione è ancora di attualità? Il Patriarca Moraglia non ha affatto scansato la domanda. «Ricordo bene – ha sottolineato mons. Moraglia - che lo scorso anno abbiamo posto il problema dello Ius soli. È una esigenza che per le chiese del Triveneto mantiene tutta la sua urgenza e necessità. Ora, come lo scorso anno, aggiungo che il tema non può servire per alimentare lo scontro. Noi crediamo che vadano poste le buone ragioni a sostegno di questa scelta e sono ragioni che devono andare oltre gli atteggiamenti ideologici. Lo Ius soli deve essere un cammino, pensato e coordinato con saggezza e sapienza e deve coinvolgere tutti. Così facendo la politica dimostrerà che un problema può trasformarsi in una sfida comune».