Giubileo della Misericordia

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Il messaggio del Perdono di Francesco di Assisi (1216) e il grande Giubileo indetto da Francesco papa hanno lo stesso significato e lo stesso potere di usare la compassione e il perdono contro tutti i muri fisici e spirituali che sorgono come frutto del Male. Il vento dello Spirito li faccia crollare e cambi la faccia della terra!

Monsignor Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, ha presentato il calendario del Giubileo voluto da papa Francesco, che si aprirà l'8 dicembre per concludersi il 20 novembre 2016.
Le novità: dal Giubileo per i carcerati alla "Porta della misericordia" in ogni diocesi, dal dialogo con Ebraismo e Islam ai missionari della misericordia.

Il presidente nazionale, Salvatore Pagliuca: «Non sarà un gioco mettere insieme le forze per accogliere tutti i pellegrini disabili e ammalati. Già da adesso il nostro numero verde è rovente per le telefonate». Intanto è cominciata col Triveneto la stagione dei pellegrinaggi per Lourdes. Persistono difficoltà con le ferrovie francesi che creano disagi. Bene Trenitalia, unica compagnia che ha mezzi adeguati.

È Bonifacio VIII a indire il primo anno santo della storia per riaffermare il prestigio del pontificato e l'universalità del cristianesimo di fronte alla crisi delle due istituzioni-cardine del Medioevo, papato e impero, e alla nascita degli stati europei. Fin dall'inizio i giubilei si rivelano grandi eventi della cristianità ma anche specchio del tempo e realtà in grado d'influenzare società e cultura.

«Ho pensato spesso a come la chiesa possa rendere più evidente la sua missione di essere testimone della misericordia. È un cammino che inizia con una conversione spirituale». Così papa Francesco ha annunciato l’Anno santo della misericordia, che inizierà nella prossima solennità dell’Immacolata Concezione e si concluderà il 20 novembre del 2016, domenica di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’universo. 

La scrittrice, «cattolica un po' anomala» come lei stessa si definisce, ha uno sguardo positivo sul grande appuntamento che la chiesa, e non solo, è chiamata a vivere: «Tutti abbiamo bisogno di misericordia: tutti, credenti o non credenti, possiamo offrire o ricevere misericordia, cioè possiamo partecipare al Giubileo in senso attivo o passivo».