200 milioni di euro per contribuire a far fronte alle conseguenze sanitarie, economiche e sociali provocate dal Covid-19.
Chiesa nel mondo
Lavoro: messaggio Cei 1° maggio, “nulla sarà come prima”, “il futuro rischia di essere pregiudicato”
“Nulla sarà come prima”. È la constatazione che fa da sfondo al messaggio dei vescovi italiani per la festa del Primo maggio, sul tema: “Il lavoro in un’economia solidale”.
La Cei ha stanziato 22,5 milioni di euro per fare fronte all’emergenza Covid-19. Attivati, tramite le diocesi e le loro Caritas, centinaia di progetti a sostegno dei più deboli. Supporto anche ad ospedali e al Banco Alimentare
Il servizio Aiuto alla persona è composto da 20 operatori e 60 volontari attivi, ha in carico circa 200 persone divise tra anziani “domiciliare leggero”, con visite una o due volte a settimana, persone isolate socialmente legate al progetto “barbonismo domestico”, 50 persone Hiv positive con servizio assistenza domiciliare sanitaria e il progetto di “segretariato sociale”, attraverso il quale 30 famiglie ogni anno vengono seguite con orientamento territoriale e aiuto immediato con anche l’accesso all’emporio solidale. Nel periodo di emergenza sanitaria sono circa 80 le segnalazioni ricevute che comprendono le persone anziane che non possono uscire per fare la spesa o acquistare dei medicinali, famiglie che dall’oggi al domani si sono trovate in difficoltà a causa della mancanza di una entrata economica e altre situazioni di solitudine e difficoltà in generale
Prosciolto oggi da ogni accusa e rimesso in libertà dopo 400 giorni di detenzione. È la sentenza choc emessa questa mattina dall'Alta corte, l'organo di giudizio finale in Australia, nei confronti del cardinale George Pell, condannato per pedofilia a 6 anni. “Mi sono sempre dichiarato innocente”, commenta il cardinale: “Tutto si è risolto oggi con la decisione unanime dell’Alta Corte”. Il presidente dei vescovi australiani assicura: la sentenza “non cambia il costante impegno della Chiesa volto ad assicurare la sicurezza dei bambini”. Ma l’arcivescovo di Sidney chiede “una più ampia riflessione sul nostro sistema di giustizia”
Un invito alla solidarietà, tramite un’offerta per l’emergenza sanitaria in atto. A chiederla a cardinali, arcivescovi, vescovi e prelati che compongono la Cappella Papale è il card. Konrad Krajewski, elemosiniere apostolico del Santo Padre.
Stiamo tutti a casa, genitori e figlie, e... la anche la catechesi "si trasferisce", prendendo spunto dal linguaggio cinematografico. Questo il succo della proposta dell'Acec, associazione cattolica esercenti cinema, in collaborazione con l'Ufficio per le comunicazioni sociali della Cei
“Il video che riprende padre Maccalli è arrivato, attraverso intermediari, ad Avvenire e ad un’agenzia locale in Niger, che l’ha pubblicato sulla sua pagina Facebook, come mi ha avvisato un mio confratello proprio dal Niger.
“La commemorazione dell’anniversario del terremoto, in questo periodo è avvolto da un velo di tristezza aggiunta. Tuttavia, l’allerta da coronavirus non riuscirà ad ammutolire la memoria del rovinoso sisma del 2009”.
Siamo giunti alla fine della Quaresima, un tempo per riflettere sul proprio percorso di vita, tempo di conversione.
La fede si lascia interrogare, si lascia provocare, non rifiuta alcun “perché” soprattutto quando attraversa le lacrime.
Papa Francesco ha celebrato oggi la Messa della Domenica delle Palme, nella basilica di San Pietro. Per la prima volta, la piazza era vuota, come era successo il 27 marzo nella supplica per la fine della pandemia di Covid-19. "La vita non serve se non si serve", l'appello: "Il dramma che stiamo attraversando ci spinge a prendere sul serio quello che è serio". Ai giovani: "Guardate ai veri eroi".
In questi giorni di quarantena e pandemia vediamo lo Spirito soffiare in tutta la Chiesa e portare nuove liturgie, nuovi modi di pregare e di celebrare i sacramenti “da lontano”. Allo stesso modo è tempo propizio per "rileggere" alcune delle cose che Francesco faceva ogni giorno, ad esempio la Messa a Santa Marta, che si rivelano oggi in tutto il loro umile splendore evangelico, con il valore che hanno sempre avuto, ma che prima “non si vedevano in pubblico”.
Mons. Delpini: Pasqua “a porte chiuse”, la speranza è in Cristo risorto. E nessuno sia lasciato solo
Smarrimento, senso di impotenza: l’epidemia di Covid-19 ci porta via parenti e amici che “spariscono” in fredde statistiche. “Sentiamo forte il dolore di non poter celebrare le esequie di chi ci lascia”. Ma i cristiani – afferma l’arcivescovo di Milano – testimonino la fede nella vita di ogni giorno, lasciandosi interrogare dalla Parola di Dio e vivendo la carità del “farsi prossimo”. In questa Settimana Santa, “che vivremo anche con l’ausilio della tecnologia digitale, sentiremo la mancanza della comunità, ai fedeli mancheranno il Pane e il Vino…”. L’augurio: “Gesù entri nelle nostre case portando gioia e fiducia”
“Questa sera ho la possibilità di entrare nelle vostre case in un modo diverso dal solito. Se lo permettete, vorrei conversare con voi per qualche istante, in questo periodo di difficoltà e di sofferenze”.