Caritas Padova. Sentita partecipazione alla veglia dell’8 febbraio

Grande emozione lo scorso 8 febbraio, nella chiesa dei Servi a Padova, per la veglia di preghiera in occasione dell’8a giornata mondiale di preghiera contro la tratta di esseri umani presieduta dal vescovo Claudio Cipolla.

Caritas Padova. Sentita partecipazione alla veglia dell’8 febbraio

Una celebrazione, nella memoria liturgica di santa Giuseppina Bakhita, cominciata con il pellegrinaggio di piccoli gruppi da varie zone di Padova, prima dell’arrivo nella chiesa di via Roma. Alla veglia –organizzata da Migrantes, Caritas, suore francescane dei Poveri e Ufficio delle comunicazioni sociali – hanno preso parte diverse realtà impegnate a favore delle vittime di tratta, e molti rappresentanti delle parrocchie e del mondo associativo. Molti i partecipanti, accompagnati da una serie di letture e dalla musica dell’Ensemble da camera dei giovani del Conservatorio Pollini.

«È stato un momento commovente per loro e per noi – racconta una delle suore francescane dei poveri che ha preso parte alla serata – alcuni dei giovani del Pollini ci hanno confidato di conoscere poco il fenomeno dello sfruttamento ma hanno voluto dare il proprio contributo. Per loro questa non è stata solo una serata di musica, ma sono stati mossi a squarciare un velo verso una realtà di grave offesa della dignità delle persone. Lo stesso vescovo Claudio è stato molto felice della partecipazione di tanti giovani, segno che l’impegno per i temi di tipo sociale è condiviso da più generazioni». Il fenomeno della tratta – particolarmente grave perché considera la donna e l’uomo oggetti da cui trarre profitto – è proseguito anche negli anni della pandemia: «Se lo sfruttamento lavorativo negli ultimi tempi sta emergendo di più anche grazie a chi contribuisce a denunciarlo – spiegano le religiose – lo sfruttamento sessuale resta sempre nascosto agli occhi delle comunità. È un fenomeno che cambia, ma che rimane tra di noi». E nel Progetto Miriam le suore francescane se ne prendono cura, lavorando per la protezione e il reinserimento delle vittime di tratta: «Cerchiamo di vedere il volto di Gesù in queste persone ferite in modo grave, guarendo dove è possibile guarire e stando accanto in ogni situazione».

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