"Dal Signore Risorto riceviamo la forza di lottare perché si realizzi il Regno di Dio". L'Omelia della Veglia di Pasqua del Vescovo Claudio Cipolla

L'Omelia della Veglia di Pasqua del Vescovo Claudio Cipolla.

"Dal Signore Risorto riceviamo la forza di lottare perché si realizzi il Regno di Dio". L'Omelia della Veglia di Pasqua del Vescovo Claudio Cipolla

A parlare stasera sono i colori dei fiori e degli abiti, i profumi del crisma e dell’incenso, la luce del cero e delle candele, le note della musica e dei canti.

Parlano anche le parole, le nostre parole, e parla la Parola del Signore.

Parlano i nostri corpi con i loro movimenti e gesti. Tutto stasera parla e canta e profuma comunicando un annuncio che è gioia: in mezzo alla tristezza, alle nostre fatiche e alle preoccupazioni c’è come un’esplosione di esultanza. Questo annuncio di gioia ci fa guardare con speranza alla nostra vita e al futuro.

Abbiamo la certezza che la vita vince, l’amore vince, la speranza, la fiducia vincono e sempre vinceranno.

L’annuncio è quello che da duemila anni la Chiesa custodisce: l’uomo Gesù, condannato a morte ed ucciso violentemente, è vivo! È stato costituito Signore, unico Signore, della terra e della storia, ed è Signore anche nei cieli, di tutto quel mondo spirituale abitato da Angeli e Santi e dalla Santissima Madre Maria. Il Signore è veramente risorto! Rallegriamoci ed esultiamo!

Anche la morte è stata umiliata: è Gesù il vincitore.

In molti sono stati tentati, in questi ultimi tempi, dalla sofferenza, dalla malattia e dalla morte; in molti sono messi alla prova dalle preoccupazioni che seguono e seguiranno al virus e che accentueranno ingiustizie e sperequazioni già esistenti, ma con forza della nostra fede nella vittoria di Gesù noi continuiamo a batterci con tutto noi stessi perché il trionfo di Gesù si estenda anche in questa vita e in questa storia.

Ne vediamo già ora i segni nel tanto bene che viene vissuto ovunque. Anche in questa pandemia la forza della vita e dell’amore avranno il sopravvento: al servizio del bene dell’umanità ci sono la scienza, la tecnica, la politica, contribuiscono la solidarietà e il volontariato, la disponibilità e generosità di molti, vi concorrono le prassi del buon vicinato e dell’amicizia. Anche la fraternità verso gli altri paesi del mondo, presso i quali sono in missione alcuni della nostra Chiesa, l’attenzione ai grandi fenomeni mondiali come quello delle migrazioni e delle guerre sono segno che il risorto sta lavorando con noi e ci guida.

Dal Signore Risorto riceviamo la forza di lottare perché si realizzi il Regno di Dio che è regno di amore, di giustizia e di pace! Da lui riceviamo la forza anche per superare le paure e l’incertezza del tempo presente.

Al seguito di questa certezza altri sette giovani e adulti, qui in cattedrale e altri ancora nelle rispettive parrocchie, vestiranno stasera abiti bianchi, riceveranno candele accese e avanzeranno nell’assemblea come nuovi discepoli e nuovi missionari del Vangelo, insigniti della dignità profetica, sacerdotale e regale.

Il loro procedere in mezzo all’assemblea, partecipi per Grazia della stessa vittoria di Gesù, permetterà anche a noi di riscoprire la nostra vera identità, di ricordare la nostra vocazione. Ci specchieremo in loro che lasceranno trasparire l’opera meravigliosa del Signore Risorto e anche noi insieme con loro riprenderemo la nostra strada.

Stasera non dobbiamo innanzitutto capire, dobbiamo piuttosto contemplare, gustare, ammirare.

Ed accogliere l’opera di Dio.

+ Claudio Cipolla, vescovo

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Fonte: Comunicato stampa