Giovani dell’unità pastorale di Vigonza. “Restituita” alle comunità la ricchezza del pellegrinaggio a Santiago

Cinquanta ragazzi dai 18 ai 35 anni dell’unità pastorale di Vigonza (che comprende anche Codiverno, Peraga e Pionca), con sei educatori e tre adulti, l’estate scorsa hanno vissuto l’esperienza del cammino di Santiago.

Giovani dell’unità pastorale di Vigonza. “Restituita” alle comunità la ricchezza del pellegrinaggio a Santiago

Con loro però c’erano anche tutte le comunità dell’up: nelle settimane precedenti la partenza, infatti, i giovani si sono dati da fare con una raccolta fondi e i loro parrocchiani hanno risposto! Domenica scorsa i “pellegrini” hanno voluto restituire, a tavola, durante un pranzo comunitario, quanto vissuto. «Ci sembrava giusto – afferma Giulia Callegaro, una degli educatori che ha partecipato al pellegrinaggio – condividere la nostra esperienza con chi ci ha aiutato e supportato. Durante il pellegrinaggio una frase ci ha accompagnato: la magia del cammino. Abbiamo superato le difficoltà insieme, siamo andati l’uno al passo dell’altro e se ti voltavi indietro, trovare uno sguardo che ricambiava il tuo, ti faceva sentire al posto giusto nel momento giusto». Quattro gli oggetti che hanno caratterizzato questa esperienza e che hanno portato a casa come testimonianza: lo zaino, il bastone, la bussola e le scarpe. Il primo è simbolo dell’essenzialità: non puoi riempirlo troppo altrimenti ti pesa e identifica l’essenziale della vita. Il bastone è il valido appoggio fisico di chi cammina, ma è anche sostegno psicologico. «La bussola – conclude Callegaro – è capire come prendo le mie scelte, a chi mi affido, chiedermi se sto bene. E infine le scarpe: senza sarebbe stato impossibile fare il cammino. Ma indicano anche la capacità di adattarsi ai saliscendi, al terreno sconnesso. È il nostro stare nel mondo».

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