Il Sinodo della Diocesi di Padova è pronto a partire

Saranno 14 i temi su cui si concentrerà il Sinodo diocesano della Chiesa di Padova e a dare vita al discernimento e al confronto su questi argomenti sarà l’Assemblea sinodale – composta da circa 400 persone: uomini e donne, tra cui presbiteri, consacrati e consacrate, laici e laiche – guidata da una presidenza composta da sette membri.

Il Sinodo della Diocesi di Padova è pronto a partire

A due settimane dall’apertura ufficiale del Sinodo diocesano della Chiesa di Padova, prevista per domenica 5 giugno alle 16.30 in Cattedrale, e a un anno esatto dall’annuncio (il 16 maggio 2021) il cammino prende forma e si svelano le sue componenti essenziali. Un cammino «impegnativo», lo ha definito il vescovo Claudio, intervenuto alla conferenza stampa convocata martedì scorso in episcopio. «Dal Concilio Vaticano II a oggi non c’era ancora stato un momento cui la Chiesa di Padova si fermasse per considerare la strada che ha davanti a sé». Si tratta quindi di dare forma alla visione di Chiesa per il presente e per il futuro, che tutti i cristiani della Diocesi di Padova condividono, «una scelta da compiere tutti insieme» ha ribadito mons. Cipolla.

Dopo il grande lavoro della Segreteria che ha approntato l’intero cammino sinodale, e quello della Commissione preparatoria (60 componenti) che il 4 maggio scorso ha votato lo Strumento di lavoro (instrumentum laboris) che contiene i 14 temi, ora entra quindi in gioco l’Assemblea che da giugno a marzo 2023 si formerà e opererà attraverso commissioni territoriali e poi, fino a Natale 2023 si incontrerà in forma unitaria due volte al mese. Dei 400 componenti, che il 5 giugno presteranno giuramento come previsto dal Codice di diritto canonico, più di cento sono membri di diritto: il vicario generale, il vicario giudiziale, i vicari episcopali e i vicari foranei; i rettore del Seminario, i canonici della Cattedrale, i superiori maggiori degli istituti religiosi; i membri del Consiglio presbiterale e del Consiglio pastorale diocesano. Sono stati eletti invece un presbitero per vicariato, 131 laici espressione degli 85 gruppi di parrocchie che si sono riuniti dopo Pasqua, tre diaconi permanenti, tre rappresentanti dei consacrati e delle consacrate, due seminaristi, otto membri della consulta delle aggregazioni laicali, tre insegnanti di religione e cinque membri delle comunità etniche presenti in Diocesi. A questi si aggiungerà un gruppo di persone nominate direttamente dal vescovo Claudio.

La presidenza dell’Assemblea sinodale, oltre che dallo stesso mons. Cipolla, è formata dal vicario generale, mons. Giuliano Zatti, dal vicario per la pastorale e coordinatore della Segreteria del Sinodo don Leopoldo Voltan, e da Paolo Arcolin (informatico, già nella presidenza del Consiglio pastorale diocesano), Giorgio Pusceddu (lavora nell’ufficio di Pastorale dei giovani, ha seguito il Sinodo dei giovani), Manuela Riondato (insegnante di religione, responsabile delle Collaboratrici apostoliche diocesane), Benedetta Castiglioni (docente universitaria) e Francesca Bassi (docente universitaria, membro della Commissione preparatoria).

L’immagine che accompagna il Sinodo diocesano
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Ad accompagnare il Sinodo della Chiesa di Padova sarà il brano del Vangelo di Giovanni (2, 1-11) in cui viene narrato l’episodio delle nozze di Cana. Proprio da questo brano ha preso ispirazione l’illustratrice Elisabetta Benfatto per realizzare l’immagine simbolo del Sinodo in cui compaiono Gesù e Maria, i servi, l’acqua che si muta in vino e tutti gli invitati.

Per la Chiesa di Padova si tratta di una prima volta

Il Sinodo diocesano rappresenta per la Chiesa di Padova un passaggio storico. Mai prima di oggi si è celebrato a Padova un Sinodo nella forma voluta dal Concilio Vaticano II. I Sinodi convocati da mons. Bortignon negli anni Quaranta e Cinquanta prevedevano la sola presenza del clero per durate molto brevi.

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