Ronchi di Casalserugo. San Martino e i suoi “petali”

Ronchi di Casalserugo. La comunità è in festa per il patrono nei primi due fine settimana di novembre. Oltre alla proposte tradizionali, si punta su cultura e solidarietà. E sull’ambiente

Ronchi di Casalserugo. San Martino e i suoi “petali”

Con l’avvicinarsi della festa di san Martino la comunità di Ronchi di Casalserugo torna a incontrarsi, nei primi due fine settimana di novembre, grazie alla tradizionale sagra, che anche quest’anno presenta un calendario fitto di appuntamenti e iniziative. Nonostante un contesto storico dettato da varie emergenze, come quelle climatica ed energetica, la parrocchia ha deciso di puntare ancora su un momento di aggregazione per far percepire la bellezza e il calore dello stare assieme in un mondo sempre più orientato al virtuale, valorizzando così le diversità che compongono una comunità.

Un percorso di inclusione che si riflette anche sulle molteplici attività rese possibili grazie al coinvolgimento di una sessantina di volontari, unite tutte in una manifestazione proiettata verso l’innovazione del concetto tradizionale di sagra. Accanto alle tipiche attività gastronomiche, della pesca di beneficenza e del luna park, “Ronchi in festa” si impegna anche nella valorizzazione dell’ambiente, della cultura e della solidarietà. Aperta tutte le sere, ad esempio, la mostra del concorso fotografico “Effetto wow! Duemilaventidue”, dedicata quest’anno a “Sora Madre Terra”; una competizione tra gli scatti amatoriali dei parrocchiani: «È un’occasione per far tornare le persone a vedere ciò che ci circonda» sottolinea don Giorgio Bozza, parroco di Ronchi. Mercoledì 9, poi, torna il tradizionale incontro letterario, in quest’edizione incentrato sulla natura del male e del dolore nella dimensione spirituale, morale e sociale, grazie alla presentazione del libro Male di mons. Andrea Toniolo, preside della Facoltà teologica del Triveneto. Al termine, la pro loco offrirà castagne e vino nell’ambito della raccolta fondi per i progetti di solidarietà di “Mani e cuore di San Martino”, un contenitore di carità – secondo la definizione di don Bozza – che “viene alimentato” durante la sagra anche dal mercatino di solidarietà e durante tutto l’anno dalle varie offerte dei fedeli. Altri momenti per sentirsi comunità sono le celebrazioni eucaristiche nel giorno del patrono, l’11, e del 13 mattina, animata dal coro parrocchiale. Si conferma anche quest’anno l’attenzione verso le famiglie e i bambini delle scuole materna ed elementare del posto, invitati speciali il 4 novembre per intrecciare e potenziare le relazioni, anche grazie al divertimento di due gonfiabili presenti per l’occasione. La festa di san Martino è ricca di iniziative attrattive e alternative, basate sul concetto di una carità condivisa che ricade su tutti, simboleggiata – secondo don Bozza – da quei petali cadenti dal mantello di san Martino nell’illustrazione che accompagna gli eventi, ideata dalla giovane Gloria Bissacco, ulteriore esempio di una festa che cresce grazie all’aiuto di tutta la comunità.

Riccardo Rocca

Copyright Difesa del popolo (Tutti i diritti riservati)