Sulle strade di don Giovanni Nervo: alle radici della Carità

Testimonianza dal percorso "Camminando con Maria Cristina Cella e mons. Nervo". Qui, "Per mille strade", alle sorgenti di due testimoni di carità, tra cui il fondatore di Caritas Italiana. La visita alla mensa di Solagna da parte dei giovani diretti a Roma per l'incontro con il Papa.

Sulle strade di don Giovanni Nervo: alle radici della Carità

Tra i migliaia di giovani in cammino verso Roma per l'appuntamento con papa Francesco, la prima settimana di agosto alcuni di Mestrino accompagnati da don Federico Talone hanno percorso le strade della Valbrenta.

È stata l'occasione per conoscere la testimonianza della Serva di Dio Maria Cristina Cella Mocellin attraverso la narrazione del marito Carlo ma anche quella di don Giovanni Nervo, nel centenario della nascita. Una delle loro tappe, prima di salire alla colonia di San Giovanni sui Colli Alti, è stata fatta alla mensa di solidarietà, aperta da gennaio a Solagna. Oltre ad essere accolti con una ricca prima colazione che li ha preparati alla salita prevista per quel giorno, i giovani del Sinodo hanno potuto ascoltare la narrazione della vita di don Giovanni Nervo, le cui radici sono nel paese di Solagna. Pur essendo nato profugo a Casalpusterlengo per gli eventi bellici che cento anni fa avevano costretto la popolazione a sfollare dai paesi della valle, don Giovanni ha sempre mantenuto vivi i legami con Solagna.

Nel paese che l'ha visto crescere fino al suo ingresso in seminario, è attiva ogni sera una mensa di solidarietà per persone che vivono ai margini e hanno bisogno di respirare un clima di famiglia. In mensa, come è stato spiegato dalle responsabili, operano a turno una cinquantina di volontari che si adoperano per servire relazioni. Non è solo il pasto serale infatti ciò che viene offerto ma soprattutto un sorriso, un luogo accogliente, il sostegno in un momento di difficoltà, la possibilità di un dialogo. I volontari cenano con gli ospiti e instaurano legami che vanno oltre il momento del pasto e attivano una rete di solidarietà più ampia. Ai giovani è stata testimoniata la possibilità di dare concretezza a sogni e progetti di bene che si portano nel cuore. La Caritas nelle comunità cristiane accende la speranza per chi è in difficoltà ma anche per le persone di buone volontà che possono spendere tempo ed energie per costruire una società più giusta e solidale.

I volontari della mensa hanno lasciato ai ragazzi in visita un piccolo sandalo da appendere allo zaino per ricordare che solo chi si mette in cammino può trovare "mille strade" per attuare il bene, mettendosi a servizio degli altri sperimentando così la gioia del Vangelo.

Roberta Campana

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