Caso Wissem Abdel Latif. “La morte poteva essere impedita, il giudice aveva sospeso il respingimento”

L’avvocato della famiglia del ragazzo tunisino morto al San Camillo di Roma rivela che il ragazzo doveva essere rimesso in libertà. Ma quando il provvedimento è stato emesso era già ricoverato e in contenzione

Caso Wissem Abdel Latif. “La morte poteva essere impedita, il giudice aveva sospeso il respingimento”

“La morte di Wissem Ben Abdel Latif poteva essere impedita. Da alcuni atti del procedimento che ho avuto modo di consultare emerge che il 24 novembre 2021, mentre il giovane Wissem era ricoverato e legato in stato di contenzione presso l’Ospedale Grassi di Ostia, il Giudice di Pace di Siracusa, su ricorso del legale del giovane tunisino, sospendeva l’esecutività del decreto di respingimento e del provvedimento di trattenimento presso il Cpr di Ponte Galeria”. A parlare è  Francesco Romeo, l’avvocato della famiglia di Wissen Abdelatif. 

Il legale spiega che i provvedimenti emessi dal Questore di Siracusa il 13 ottobre sono stati sospesi proprio nelle ore in cui il ragazzo veniva trasferito dal Cpr di Ponte Galeria e ricoverato. “Wissem non ne ha avuto notizia, è rimasto ricoverato in stato di contenzione prima al Grassi di Ostia e dopo al San Camillo, ma alla data del 24 novembre scorso avrebbe dovuto essere rimesso in libertà - aggiunge Romeo -. Lo sviluppo delle indagini chiarirà se ci sono eventuali responsabilità, ma la tragica morte del giovane Wissem poteva e doveva essere impedita”.

Ieri sul corpo del ragazzo sono stati eseguiti nuovi esami su richiesta dei legali della famiglia. Da verificare c’è anche se Latif sia stato picchiato all’interno del Cpr di Ponte Galeria, come sostengono alcuni testimoni. Intanto dalla documentazione si apprende che già all’ospedale Grassi di Ostia Latif era stato tenuto in contenzione il 23 e il 24 novembre. Una volta trasferito nel reparto di psichiatria dell’ospedale San Camillo la misura di contenimento è stata eseguita di nuovo. Il ragazzo, secondo quanto si apprende dalle annotazioni del personale medico, sarebbe rimasto legato fino al 28 novembre, data del suo decesso. 

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)