Naufragio, Open Arms: "Soccorsi a bordo, 5 i corpi recuperati"

La ong comunica che è terminata l'operazione e che le persone soccorse sono a bordo. "L'equipe medica lavora per stabilizzare i casi più gravi. A bordo anche i corpi delle 5 persone che abbiamo potuto recuperare". Astalli: "Ogni naufragio ci mostra il paradosso di questa epoca"

Naufragio, Open Arms: "Soccorsi a bordo, 5 i corpi recuperati"

"Terminata operazione di soccorso #Med Le persone soccorse sono a bordo #OpenArms mentre l'equipe medica lavora per stabilizzare i casi più gravi. A bordo anche i corpi delle 5 persone che abbiamo potuto recuperare". Lo scrive su Twitter la ong, impegnata da ore nel soccorso ai migranti coinvolti in un naufragio, causato dal cedimento dell’imbarcazione, su cui erano alla deriva da giorni. "I nostri soccorritori sono in acqua tentando di recuperare circa 100 persone tra cui bambini e un neonato. L'imbarcazione ha ceduto, è quello che accade quando si abbandonano per giorni le persone in mare. Continuiamo", denuncia la ong, sempre via twitter.

“Questo naufragio avviene letteralmente davanti ai nostri occhi. - commenta il presidente del Centro Astalli padre Camillo Ripamonti - Eppure nulla si muove, in questo azzeramento delle distanze sarebbe normale un’immediata reazione da parte dell’Europa e dei governi nazionali per cercare di salvare quante più vite possibile. Sarebbe ovvio attivare canali umanitari e piani di evacuazione dalle principali aree di crisi come è oggi la Libia. Si tratta tra l’altro di misure già sperimentate che bisognerebbe mettere in atto in maniera strutturale e sistematica. Ogni naufragio ci mostra il paradosso di questa epoca in cui il fatto che degli esseri umani muoiano in mare non suscita reazioni e non provoca indignazione. Serve un sussulto di umanità, unico vaccino possibile al male dell’indifferenza”. (RS/DIRE)

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)