Riace, riabilitato il sindaco Lucano: "Spero cada il divieto di tornarci"

Per la Cassazione non ci sono indizi che sostengono le accuse di aver celebrato matrimoni combinati e di aver creato un sistema di favoritismi nella gestione dei rifiuti. Lui "E' finalmente arrivata un po' di luce, ora con tutto il cuore vorrei tornare a Riace"

Riace, riabilitato il sindaco Lucano: "Spero cada il divieto di tornarci"

ROMA - "Ho passato l'inverno ad andare su e giu' per le testimonianze, e ad aspettare un po' di luce". E ieri, per Mimmo Lucano, un po' di luce e' arrivata: per la Cassazione e' riabilitato, non ci sono indizi a sostenere le accuse di aver creato un sistema di favoritismi nella gestione dei rifiuti a Riace e aver celebrato dei matrimoni di comodo.

L'auspicio del sindaco di Riace e' che ora "ci sia giustizia". E spera "con tutto il cuore" che cada il divieto di dimora nel suo paese: "Ho dedicato gran parte degli anni scorsi alla causa degli ultimi. Mi adoperai quando non ero nemmeno sindaco. E senza secondi fini", ricorda, "La mia intenzione era di umanita', di attenzione per gli ultimi. Rifarei tutto quello che ho fatto". A proposito dei matrimoni di comodo, che secondo la Cassazione Lucano non ha celebrato, il sindaco sottolinea che "in Calabria spesso i matrimoni vengono fatti per rinsaldare i legami di sangue e opprimere il territorio, con elicotteri e limousine". Salvini dovrebbe prendere posizioni contro quel tipo di matrimoni? "Bisogna avere coraggio e prendere posizione".

E a proposito di Salvini: "Io non sono scappato dal processo come lui", dice Lucano intervistato da Radio Capital. "Io sono ultimo, debole, lui invece e' cosi' forte ma ha avuto paura di farsi processare. Noi ci difendiamo nel processo, non dal processo". "La parte politica che Salvini rappresenta- aggiunge- e' abituata alla denigrazione e alle cattiverie". 

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)
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