Ucraina, mini task force di avvocati e assistenza legale ai profughi

L'iniziativa di "Avvocato di strada": raccolta di informazioni, buone prassi e casi, orientamento ai servizi, una pagina di Faq.  E con il Tavolo Asilo la richiesta di "una progettazione di ampio respiro per l’accoglienza". Il presidente Mumolo: "Il conflitto presenterà il conto più salato alle persone più fragili" 

Ucraina, mini task force di avvocati e assistenza legale ai profughi

"Come sempre accade per tutte le guerre, anche il conflitto che si sta svolgendo ora in Ucraina presenterà il conto più salato alle persone più fragili: i poveri, gli anziani, le donne e i bambini". Lo sottolinea Antonio Mumolo, presidente dell'associazione "Avvocato di strada", che racconta: "Allo scoppio della guerra in Ucraina ci siamo detti che non potevamo rimanere fermi davanti ai drammi che stavano per accadere. Ci siamo chiesti che cosa potevamo fare dal nostro punto di vista che si occupa di tutela legale di persone che vivono in strada, e dopo esserci confrontati con i nostri volontari abbiamo deciso di mettere in campo una serie di azioni". "Come prima cosa - afferma Mumolo - abbiamo creato una mini task force di avvocati di tante nostre sedi che si sono messi a disposizione per raccogliere informazioni, buone prassi e casi e dare un supporto a tutti i nostri volontari che ora e nei prossimi mesi si occuperanno di tutelare i profughi di guerra. Restano attivi tutti i contatti delle nostre sedi locali che tutte le settimane ricevono le persone in sportello". Per richieste di informazioni a carattere generale, orientamento ai servizi sul territorio o altre necessità che riguardano la guerra in Ucraina è stata attiva la mail emergenza@avvocatodistrada.it.

"Tanti dei nostri volontari, - sottolinea il presidente - hanno dato al proprio consiglio dell’ordine territoriale una disponibilità per partecipare ad attività di tutela legale dei profughi e per creare contact point presso gli ordini".

Sulla base delle domande più comuni e sulle informazioni raccolte in queste settimane, l'associazione ha anche creato una pagina di FAQ, che offre le "informazioni generali per capire gli istituti giuridici applicabili alla situazione e raccogliere i contatti utili su tutto il territorio nazionale e che mettiamo a disposizione di istituzioni, associazioni, operatori e semplici cittadini". "Insieme alle altre associazioni che siedono con noi al Tavolo Nazionale Asilo abbiamo infine chiesto al Governo italiano misure precise e una progettazione di ampio respiro per l’accoglienza dei profughi che stanno scappando dalle zone del conflitto e procedure semplificate per le loro richieste di asilo. Nella speranza che questa guerra termini il prima possibile - conclude Mumolo - continueremo ad impegnarci in prima persona per dare un aiuto a tutte quelle persone che sono state strappate al loro paese”.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)