Con l’Amazzonia brucia anche casa nostra

Siberia, Brasile, Centrafrica, Borneo. Il 2019 sarà ricordato come l’anno dei grandi incendi, tutti o quasi di origine dolosa e legati allo sfruttamento del territorio. Tutte tragedie che ci interrogano

Con l’Amazzonia brucia anche casa nostra

Finché non capiremo che “un battito d’ali da una parte del mondo, può diventare un uragano dall’altra”, faremo fatica a comprendere quale sia l’importanza delle grandi foreste che stanno andando in fumo. Il 2019 verrà ricordato come “l’annus horribilis” per i grandi incendi forestali, quasi tutti di origine dolosa: Siberia, Brasile, Centro Africa, Borneo, le aree più devastate. Ne hanno parlato per settimane telegiornali e giornali delle foreste in fiamme. Ne ha parlato l’astronauta Luca Parmitano, che dallo spazio descriveva il desolante scenario della terra in fiamme.

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Vari i motivi, unico lo scopo: lo sfruttamento delle risorse naturali che significa business. Lo sfruttamento del territorio, come il nomadismo economico, è vecchio quanto l’uomo. Abbiamo da sempre la bramosia di sfruttare il pianeta, con alcune eccezioni, come i regolamenti forestali dei monaci benedettini prima e camaldolesi poi, vecchi di mille anni, che continuano a essere ispiratori e regolatori dei regimi forestali attuali. Diverso è lo sfruttamento “moderno”, senza una storia, che vede nelle foreste un “prodotto” da sfruttare.

Ricordo quello che mi disse un brasiliano: «Chi siete voi per predicarci il protezionismo, quando siete stati i primi a distruggere le vostre foreste?». Realismo storico. Oggi oserei rispondergli: «Proprio sulla base dei nostri tanti errori ambientali, possiamo ammettere le nostre colpe, evitando che si ripetano altrove».

Serve trattare quindi l’Amazzonia come patrimonio naturale e culturale dell’umanità. Cosa faremmo se bruciassero la nostra casa? Facile immaginarlo. Stanno bruciando le foreste, brucia la casa degli indios (solo in Amazzonia vivono oltre 20 milioni di nativi). Succede a migliaia di chilometri da noi, certo, ma è pur sempre casa di tutti.

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