Elezioni di giugno: è “febbre” politica. Non lasciamo che gli interessi di parte soverchino le relazioni

Non lasciamo che gli interessi di parte soverchino le relazioni

Elezioni di giugno: è “febbre” politica. Non lasciamo che gli interessi di parte soverchino le relazioni

C’è un’altra “temperatura” – oltre a quella atmosferica – che si sta alzando. Diciamo che a livello globale, il termometro della “febbre politica” ogni settimana fa un balzo in avanti. La cronaca riporta veramente di tutto e l’elenco sarebbe anche comico, se non si trattasse di governare la cosa pubblica. Partiamo con il sottosegretario Sgarbi che si dimette dopo l’inchiesta aperta a suo carico dalla magistratura (a seguito di quella giornalistica di Report) sul tentativo di portare all’estero un quadro di enorme valore che non doveva nemmeno appartenergli: abbiamo assistito ad atti quasi osceni conditi da improperi e volgarità di ogni foggia davanti alle telecamere. In America nel frattempo sono iniziate le primarie per il voto di novembre, a quanto pare sarà una sfida all’ultimo sangue tra ottuagenari in un Paese che muta sotto i loro occhi con enorme velocità, con Stati da sempre ricchi i piena crisi (leggi California) e minoranze che tali non sono più in ampie aree della federazione (a cominciare dagli ispanici). E poi c’è la questione migratoria, come ha ben spiegato Francesco Costa nella sua ultima newsletter “Da Costa a Costa” (disponibile gratis nel sito de Il Post): l’anno scorso in Italia sono arrivati 150 mila immigrati via mare, cioè la metà di quanti ne arrivano in Texas dal Messico ogni mese. Sì, avete letto bene: in un anno parliamo di tre milioni e mezzo di persone, che gli Usa non riescono più a gestire e infatti nel grande Stato del Sud vige una retorica secessionista (siamo al “Texit”?). La storica vittoria dei Repubblicani in Irlanda del Nord, nei giorni scorsi, può aprire a scenari inediti per l’isola, forse addirittura la riunificazione. Nel frattempo Parlamento e Commissione europea sono già in fibrillazione per il voto che culminerà con il 9 giugno e, a questo proposito, Francesca Giubelli lancia il primo partito creato con l’intelligenza artificiale in vista delle elezioni europee. Alleanza Italiana è il nome di questo movimento pionieristico che intende unire le eccellenze dell’intelligenza artificiale italiana con l’obiettivo di promuovere la bellezza e l’innovazione del patrimonio italiano nel mondo. Ma chi è Francesca Giubelli? Niente meno che la prima influencer artificiale italiana, creata anch’essa con l’IA. Cosa da non credere? In realtà il progetto ambizioso di Francesco Giuliani con i colleghi giornalisti Emiliano Belmonte e Valeria Fossatelli punta a far comprendere quanto l’intelligenza artificiale possa essere strategica anche per la promozione del patrimonio culturale, culinario e di moda italiani, combinando creatività umana e potenza computazionale. In ogni caso, noi continuiamo a preferire chi decide di impegnarsi per il bene comune in carne e ossa, con il coraggio di dedicare tempo ed energie, spesso in regime di volontariato per la propria comunità comunale, regionale, nazionale, continentale, mettendoci la faccia e raccogliendo le immancabili critiche. L’8 e il 9 giugno ben 309 Comuni veneti sono chiamati a rinnovare la propria amministrazione, oltre la metà (il 55,2 per cento del totale). In questi giorni leggiamo di sindaci sfiduciati a un passo dalla conclusione del mandato, si vocifera di sovraffollamento di candidati in municipi medio-piccoli, si rivedono i progetti alla luce del terzo mandato possibile sotto i 15 mila abitanti… Su queste pagine, come sempre seguiremo le importanti svolte per i municipi che fanno parte del territorio diocesano. Ciò che l’esperienza ci insegna è che da sempre si tratta anche di momenti di potenziale divisione delle comunità. E quando accade si formano vere e proprie faglie sociali. Gruppi che fino al giorno prima davano vita a piccole realtà di campagna o di collina non dialogano più a causa di offese che spesso dall’ideale arrivano al personale. La grande corsa dunque è partita: che sia ancora una volta per il bene del singolo e di tutti. Non permettiamo che gli interessi di parte soverchino il vero tesoro delle comunità: le relazioni e le reti sociali.

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Fonte: Sir