Visita Putin, Unione europea, Venezuela, Albania, Mattarella e Nazionale femminile calcio

Il riepilogo delle principali notizie dall'Italia e dal mondo a cura dell'agenzia Sir.

Visita Putin, Unione europea, Venezuela, Albania, Mattarella e Nazionale femminile calcio

Udienza del Papa a Putin: Gisotti, tra i temi anche la “questione ecologica” e Siria, Ucraina e Venezuela

Durante l’udienza concessa dal Papa al presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin, si sono affrontate anche la “questione ecologica” e “alcune tematiche dell’attualità internazionale, con particolare riferimento alla Siria, all’Ucraina e al Venezuela”. Lo ha riferito ai giornalisti il direttore “ad interim” della Sala Stampa della Santa Sede, Alessandro Gisotti, ricordando che al termine dell’udienza con il Santo Padre Putin ha incontrato il cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, e il segretario per i Rapporti con gli Stati, mons. Paul Richard Gallagher. “Nel corso dei cordiali colloqui – ha proseguito Gisotti – è stata espressa da ambo le parti soddisfazione per lo sviluppo delle relazioni bilaterali, ulteriormente rafforzatesi con la firma, in data odierna, di un protocollo di intesa riguardante la collaborazione tra l’Ospedale ‘Bambino Gesù’ e gli Ospedali pediatrici della Federazione Russa. Sono state poi affrontate alcune questioni di rilievo per la vita della Chiesa cattolica in Russia”. “Nel prosieguo della conversazione ci si è soffermati sulla questione ecologica e su alcune tematiche dell’attualità internazionale, con particolare riferimento alla Siria, all’Ucraina e al Venezuela”, ha concluso il portavoce vaticano, che ha sottolineato sia “la gioiosa soddisfazione” del Santo Padre per questo incontro. A seguire, Putin è salito al Quirinale dove ha incontrato il presidente Sergio Mattarella e per poi recarsi a Palazzo Chigi per un colloquio con il premier Giuseppe Conte.

Ue: Tusk (Consiglio) incontra l’Europarlamento. “Cooperare per costruire fiducia e cambiare l’Europa”

(Strasburgo) Parlamento europeo e Consiglio europeo devono “rispettarsi” e “cooperare” perché “solo così possiamo costruire fiducia e cambiare l’Europa in meglio”. Il messaggio viene da Donald Tusk, presidente del Consiglio europeo, che oggi ha riferito all’assemblea di Strasburgo sui recenti summit dei capi di Stato e di governo e sulle trattative per giungere alle nuove cariche Ue. “Siamo riusciti a prendere queste decisioni in tempo, e in realtà molto più rapidamente di cinque anni fa. Credo che siano buone scelte”, ha affermato a proposito dei nomi emersi per le presidenze di Commissione, Consiglio, Bce e per l’Alto rappresentante. “Per la prima volta nella nostra storia, il Consiglio europeo ha proposto a due donne e due uomini di guidare le principali istituzioni dell’Ue. Sono felice e orgoglioso del fatto che abbiamo raggiunto un perfetto equilibrio di genere nelle posizioni di vertice. Questo è un cambiamento molto positivo. L’Europa non sta parlando solo delle donne, sta scegliendo le donne. Spero che questa scelta ispirerà molte ragazze e donne a combattere per i loro valori e passioni”.

Commissione Ue: indagine annuale su occupazione e sviluppi sociali. “La ripresa si consolida”

(Bruxelles) La lotta ai cambiamenti climatici “può essere un fattore trainante per la crescita e l’occupazione”: è una delle conclusioni cui giunge la Commissione Ue con l’odierna pubblicazione dell’Indagine annuale sull’occupazione e sugli sviluppi sociali in Europa. Marianne Thyssen, commissaria responsabile per l’occupazione, ha dichiarato: “Questa indagine annuale mostra che la ripresa si è consolidata nell’economia europea. Con 240,7 milioni di europei che lavorano e 13,4 milioni di posti di lavoro in più dall’insediamento della Commissione Juncker, il tasso di occupazione nell’Ue è il più elevato mai registrato”. La disoccupazione in Europa “ha raggiunto i minimi storici e il numero di persone a rischio di povertà continua a diminuire. Si tratta di un buon punto di partenza per aumentare l’intervento a favore dei cittadini sulla base del pilastro europeo dei diritti sociali”. Tale intervento “deve comprendere una transizione equa verso un’economia a impatto climatico zero, che sfrutti pienamente le opportunità della ‘crescita verde’. Possiamo migliorare il tenore di vita di tutti purché l’Ue e gli Stati membri, insieme alle parti sociali, investano in competenze nuove e migliori, qualifiche più elevate e servizi sociali”. L’Indagine considera le tendenze globali “a lungo termine quali l’invecchiamento, la globalizzazione, la trasformazione tecnologica e i cambiamenti climatici”. La relazione “dimostra che la lotta ai cambiamenti climatici e una crescita durevole vanno di pari passo”.

Venezuela: indignazione dei vescovi per la morte del capitano Arévalo e le torture ad un giovane, “lo Stato è responsabile”

La Commissione giustizia e pace della Conferenza episcopale venezuelana condanna con “indignazione” la morte del capitano di corvetta Rafael Acosta Arévalo dopo essere stato torturato da agenti della direzione generale di controspionaggio militare. Il capitano, che si era staccato da Nicolas Maduro, era stato arrestato il 21 giugno con l’accusa di colpo di Stato ed era arrivato in tribunale in sedia a rotelle, mostrando evidenti segni di tortura. Anche il giovane Rufo Chacon Parada è stato reso cieco dalle forze di polizia mentre manifestava per la mancanza di gas in casa. “Lo Stato venezuelano è responsabile – affermano i vescovi in una nota firmata da mons. Roberto Luckert, arcivescovo emerito di Coro e presidente della Commissione giustizia e pace, e don Saul Ron Braasch, vicario generale della stessa commissione –. Non consentiremo la manipolazione, la dissimulazione e l’attenuazione di questi fatti gravi”. Queste due vittime, proseguono, “rappresentano il grido di molti altri cittadini che sono stati sottoposti a situazioni simili ma occultate”. I vescovi denunciano “la sparizione forzata, la tortura, i trattamenti crudeli, disumani e degradanti, gli eccessi politici perpetrati con la scusa di indagini criminali, con modalità intimidatorie, punizioni personali”: “Questa condotta immorale, ignobile e disonorevole è un attentato alla dignità della persona e viola le convenzioni e i trattati sottoscritti dalla Repubblica”.

Albania: dai vescovi appello ai politici, “nel Paese situazione molto critica, aprite un nuovo capitolo”

“Nel nome di Dio, noi, vescovi cattolici in Albania, con tanta fiducia, vi preghiamo di testimoniare un amore più grande e sincero per l’Albania e per gli albanesi, mostrando concretamente che cercate una soluzione seria e pacifica per questa situazione, evitando ogni pericolo che il male ci porti verso un male peggiore. La vera pace non significa chiudere gli occhi per le anomalie che esistono. Non c’è vera pace, se non si costruisce sulla giustizia e la verità. Vi preghiamo di aprire un nuovo capitolo nella vostra politica”. È l’appello rivolto dalla Conferenza episcopale albanese ai politici nazionali. A leggerlo è stato, nei giorni scorsi, il presidente dei vescovi, mons. George Frendo, “con la speranza che il nostro richiamo non sia una voce nel deserto, ma trovi l’eco nella vostra mente e nei vostri cuori”. “Siamo consapevoli per la situazione molto critica nel nostro amato Paese, l’Albania”, ha proseguito mons. Frendo, facendo riferimento al fatto che una serie di persone, anche attraverso articoli, “hanno espresso la loro grande preoccupazione per questa situazione, pensando al grosso rischio, che si peggiorerà, con conseguenze troppo pesanti per il nostro Paese”. “Sarete voi – il monito lanciato dai vescovi – la causa delle grosse conseguenze che il vostro atteggiamento può causare e, come la storia ci insegna, nel futuro la nostra società vi terrà responsabili per il danno che avrete causato alla nazione”. Dai vescovi l’invito: “non permettete che la politica diventi causa di divisione e discordia per il nostro Paese”. Il popolo albanese “è consapevole che la politica non riuscirà a dividerli per fare del male al proprio Paese e ai confratelli albanesi”.

Calcio: Mattarella incontra la Nazionale femminile, “il Mondiale lo avete vinto qui”. “Inaccettabile diversa condizione con gli uomini”

“Non tocca a me decidere le forme in cui si esprime il calcio, anche se non posso fare a meno di sottolineare come sia del tutto irrazionale e non accettabile una diversa condizione tra calcio maschile e calcio femminile, che ha dimostrato, tra l’altro, fornendo un contributo prezioso di ossigeno al gioco del calcio del nostro Paese, di avere un livello tecnico di grande qualità, e vorrei aggiungere – senza polemiche con nessuno – anche con molto minore ricorso agli infingimenti che vi sono spesso negli incontri di calcio, alle simulazioni o a tutto quello che può essere utile ma è meno sportivo”. Lo ha affermato questa mattina il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ricevendo al Quirinale la Nazionale femminile di calcio reduce dai Mondiali di Francia. Il Capo dello Stato ha voluto incontrare le ragazze allenate da Milena Bertolini per rivolgere loro il ringraziamento “perché vi ha seguito l’intero Paese; siete state un momento di aggregazione per il nostro Paese, che ne ha bisogno. E aver contribuito a far sentire il Paese unito, anche per un evento sportivo – del resto importante – è un bel risultato”. “Vorrei dirvi che – ha proseguito Mattarella – non sappiamo chi vincerà questo Mondiale – tra le americane e le olandesi – ma voi il Mondiale lo avete vinto qui, in Italia, avete conquistato la pubblica opinione, avete acceso i riflettori in maniera non più revocabile sul calcio femminile”.

Putin a Roma: siglato memorandum d’intesa per potenziare collaborazione tra Bambino Gesù e Ministero della salute russo

È stato siglato oggi dalla Segreteria di Stato della Santa Sede, in occasione dell’udienza concessa da Papa Francesco al presidente russo Vladimir Putin, un memorandum di intesa per potenziare la collaborazione bilaterale nell’ambito dell’assistenza medica e della ricerca scientifica tra ospedale pediatrico Bambino Gesù e Ministero della salute russo. L’accordo prevede lo sviluppo di provetti specifici che coinvolgeranno direttamente l’ospedale pediatrico Bambino Gesù e le strutture sanitarie della Federazione Russa. A sottoscrivere l’accordo, nella sede di San Paolo del “Bambino Gesù” a Roma sono stati mons. Paolo Borgia, assessore per gli affari generali della Segreteria di Stato vaticana, e Veronika Skovortsova, ministro russo della salute. La firma del memorandum ha offerto l’occasione di visitare, insieme alla presidente del Bambino Gesù Mariella Enoc, i laboratori di ricerca. Il Bambino Gesù è già attivo in Russia con programmi di formazione specialistica in ambito neurologico e neurochirurgico del personale medico del Morozov Children’s Clinical Hospital di Mosca e del Moscow Research and Clinical Center for Neuropsychiatry e con progetti di sviluppo di protocolli per la diagnosi e la cura dei bambini affetti da epilessia.

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Fonte: Sir