Covid, "60 milioni di persone spinte nella povertà estrema": la stima della Banca mondiale

La stima legata alla crisi socio-economica provocata dalla pandemia riguarda l'indigenza "estrema". La Banca mondiale ha previsto anche un calo di circa cinque punti percentuali per l'economia mondiale nel 2020

Covid, "60 milioni di persone spinte nella povertà estrema": la stima della Banca mondiale

Potrebbero essere circa 60 milioni le persone spinte in una condizione di estrema povertà dalla crisi socio-economica provocata dalla pandemia di Covid-19: e' questo l'avvertimento lanciato dalla Banca mondiale, che ha inoltre previsto un calo di circa cinque punti percentuali per l'economia mondiale nel 2020. A renderlo noto il presidente dell'istituzione finanziaria con sede a Washington, David Malpass, che ha detto che la flessione rischia di "distruggere tutti i progressi fatti nella lotta alla povertà' negli ultimi tre anni". Il presidente ha denunciato la perdita dei mezzi di sussistenza per milioni di cittadini, oltre alla pressione alla quale sono sottoposti i sistemi sanitari ovunque nel mondo.

Malpass ha quindi aggiunto che "la nostra stima e' che 60 milioni di persone verranno spinte nella povertà estrema" da questa crisi. Per la Banca Mondiale questa condizione si verifica quando le persone sono costrette a vivere disponendo di meno di un dollaro e 90 centesimi al giorno. La Banca mondiale sta erogando prestiti a tasso agevolato per circa 160 miliardi di dollari alle economie più' fragili: secondo l'organismo, sono già' 100 i Paesi che hanno ricevuto aiuti, circa il 70 per cento della popolazione mondiale. Malpass ha comunque sottolineato che questo "non basterà'", lamentando il "lento ritmo" con il quale diversi creditori stanno applicando la sospensione del debito ai Paesi più poveri. (DIRE)

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)
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