“A casa loro”, una mostra per raccontare l’accoglienza dei migranti in famiglia

Il progetto Vesta sarà tra i protagonisti del festival “Riaperture” di Ferrara, con gli scatti del fotoreporter Michele Lapini, che racconta la vita quotidiana delle famiglie e dei migranti che hanno partecipato al programma. Domenica 4 ottobre l’incontro con l’autore: “Queste realtà hanno dato dimostrazione concreta di come si possono aprire i propri spazi e tempi di vita a chi si mette in viaggio per cercare un futuro diverso”

“A casa loro”, una mostra per raccontare l’accoglienza dei migranti in famiglia

Storie di accoglienza, condivisione, crescita. Il progetto Vesta, che promuove l’accoglienza dei migranti in famiglia, sarà tra i protagonisti del festival Riaperture di Ferrara, con la mostra fotografica “A casa loro, Ri-tratti di famiglia” del fotoreporter Michele Lapini, che attraverso i suoi scatti racconta la vita quotidiana delle famiglie e dei migranti che hanno partecipato al programma. Nell’arco di diversi mesi, Lapini ha incontrato alcune delle famiglie e dei ragazzi accolti, entrando nella loro routine e riuscendo così a restituire istanti di condivisione degli spazi e delle abitudini, oltre che delle relazioni che si sono costruite. Domenica 4 ottobre a Ferrara in programma il talk con l’autore e i referenti di Vesta.

“L’idea da cui siamo partiti – spiega Lapini – è stata quella di raccontare la quotidianità delle relazioni nate dall’accoglienza. Realtà che hanno dato dimostrazione concreta di come si possono aprire i propri spazi e tempi di vita a chi si mette in viaggio per cercare una nuova vita. Poi il progetto si è sviluppato grazie alla disponibilità e al coinvolgimento di chi è entrato nell’inquadratura, ha aperto le porte, scardinato luoghi comuni, abbracciato e condiviso. Di chi ha trovato casa lontano da casa, con coraggio, passione, determinazione e il sorriso sulle labbra”.

Vesta è un progetto di accoglienza in famiglia dei migranti portato avanti dal 2016 dalla cooperativa Cidas: l’obiettivo è di gestire in maniera partecipata e innovativa il cambiamento in atto nelle comunità, rispondendo ai bisogni di inclusione e valorizzando le risorse delle persone. Uno staff di professionisti è al servizio dei cittadini che scelgono di partecipare in prima persona: attraverso il portale progettovesta.com , si possono scegliere percorsi diversi, in base al tempo e alle energie che si possono mettere a disposizione del progetto. Si può partecipare all’accoglienza in famiglia, ospitando in casa un giovane rifugiato, all’affiancamento familiare, dedicando qualche ora del proprio tempo libero ad attività con i ragazzi che vivono in comunità per minori stranieri non accompagnati, alla tutela volontaria, assumendo la tutela legale di un minore straniero non accompagnato sul territorio italiano, o all’affido, garantendo ai giovani arrivati in Italia da soli di crescere in un ambiente sicuro ed edificante.

Alice Facchini

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)