Bee my job: in cinque anni 170 migranti sono diventati apicoltori

Primo bilancio del progetto dell'associazione Cambalanche di Alessandria, che cura la formazione di richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale. E ora è nata la Bee my job Academy, con aspiranti apicoltori migranti che provengono da tutta Italia

Bee my job: in cinque anni 170 migranti sono diventati apicoltori

MILANO - In cinque anni sono 170 i migranti diventati apicoltori grazie al progetto Bee My Job, promosso dall'associazione Cambalache di Alessandria. E da quest'anno prende il via la "Bee My Job Academy", "una vera e propria accademia di formazione in apicoltura che ospiterà beneficiari del percorso provenienti da tutta Italia", spiega l'associazione. Da alcuni giorni 15 giovani richiedenti asilo o titolari di protezione internazionale, che risiedono a Torino città e provincia, Mondovì, Lodi, Piacenza, Roma e Alessandria, hanno iniziato il nuovo corso. Sono originari di Algeria, Senegal, Mali, Guinea Conakry, Nigeria, Marocco, Costa D'Avorio, Camerun e Guinea Bissau. Per cinque settimane seguiranno lezioni teoriche e pratiche di apicoltura, ma anche una serie di moduli complementari di lingua italiana, orientamento e sicurezza sul lavoro. Finito il corso, saranno impegnati in tirocini per altri quattro mesi in aziende apistiche che aderiscono al progetto.

La formula di Bee My Job è stata sperimentata anche in altre zone d'Italia. L'anno scorso nella Piana di Gioia Tauro, in collaborazione con Medici per i diritti umani (Medu) cinque migranti hanno potuto seguire un corso di formazione in apicoltura e poi lavorare in aziende della zona. Hanno potuto così sottrarsi al caporalato e al lavoro di raccolta stagionale di frutta e ortaggi. Quest'anno si ripete l'esperienza in Toscana, sempre in partnership con Medu. Nella parrocchia di Vicofaro (in provincia di Pistoia), che da anni ospita migranti, è stato avviato un corso di apicoltura che coinvolge una decina di stranieri. Il corso è iniziato con i moduli di lingua italiana settoriale e sta proseguendo con gli incontri relativi all’orientamento lavorativo e alla sicurezza sul lavoro, prima di passare alla parte prettamente dedicata all’apicoltura, prima teorica, guidata da Arpat – Associazione Regionale Produttori Apistici Toscani, e poi pratica, presso la cooperativa Il Pungiglione.

Dario Paladini

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)