Incontriamoci in sagra. Cristo Re Dal 6 al 15 settembre torna il 7mbre santosvaldino per il 51° anno

Torna, dal 6 al 15 settembre nella parrocchia del Cristo Re, il 7mbre santosvaldino, giunto quest'anno alla 51a edizione. Il tema di quest'anno è l'incrocio di parole, esperienze, età.

Incontriamoci in sagra. Cristo Re Dal 6 al 15 settembre torna il 7mbre santosvaldino per il 51° anno

La parola chiave del 7mbre santosvaldino edizione 2019, che si svolgerà dal 6 al 15 settembre nella parrocchia del Cristo Re, è “incrociamoci”. Un’espressione che evoca incontri e relazioni proficue. L’immagine che la rappresenta è un cruciverba, dove si incrociano parole come “mostra”, “gnocchi”, “organizzazione” e molte altre, perché questa festa, che viene riproposta per il 51° anno consecutivo, è il frutto della collaborazione tra le tante anime della comunità parrocchiale.
Ogni anno, circa 160 persone lavorano insieme per la buona riuscita dell’evento, ciascuno con il proprio ruolo all’interno di un caleidoscopio di competenze, impegni e buona volontà, che si evolve di volta in volta. «Quest’anno – spiega Giorgio Masiero, che segue la gestione del patronato e coordina i complessi preparativi della sagra – abbiamo inserito nell’organizzazione diversi giovani, che coinvolgeremo in seguito nelle attività del patronato. Affidiamo loro piccole responsabilità, per farli crescere, e nel contempo cerchiamo di arricchire il nostro lavoro con le loro idee innovative».

Le età, secondo il comitato organizzatore, sono sicuramente tra le cose che vanno incrociate, insieme alle parole e alle esperienze, «in modo che ciascuno possa donare la propria e comprendere l’altrui», come è scritto sul programma. Una dimensione che il parroco don Gianluca Santini, a Cristo Re da sei anni, ha accolto in pieno e fatta sua. «La sagra rappresenta per la comunità anche un’occasione per mettersi a servizio – osserva – per riscoprirne il valore, come qualcosa che si mette a disposizione del prossimo, gratuitamente. Un altro aspetto importante è quello dell’accoglienza: un’opportunità per accogliere tante persone vissute qui e che tornano in questi giorni. È un’occasione di incontro piacevole anche per le famiglie nuove che sono venute a vivere tra noi e alle quali possiamo presentarci. Ma la sagra è anche un modo per riscoprire il nostro essere credenti e comunità cristiana. Da qui la decisione di tenere aperta, durante tutte le giornate, la chiesa e la cappella dell’adorazione. E da qui deriva anche l’idea annuale di scegliere un tema per la sagra, per sottolineare anche la dimensione sacra di questi giorni di festa e di incontro».

Venerdì 13 la serata è dedicata ai gruppi. La comunità

Il programma del 7mbre santosvaldino offre, come sempre, momenti di svago ma anche spazi di riflessione. L’appuntamento che più di ogni altro rappresenta la vita della parrocchia è la serata della comunità, venerdì 13, quando i diversi gruppi avranno circa 10 minuti ciascuno per illustrare quanto è stato fatto durante l’anno con immagini, video e le modalità che troveranno più adatte. La serata è promossa dal circolo Noi, che ha collaborato con la parrocchia all’organizzazione della sagra.

Un altro appuntamento particolarmente atteso per la partecipazione di tutta la comunità è “La notte delle stelle”, in programma per sabato 14: un concorso in cui ciascuno avrà la possibilità di dimostrare il proprio talento. Cantanti, ballerini, comici e artisti di ogni tipo potranno esibirsi davanti a un platea ogni anno numerosissima. Pare che anche quest’anno ci sarà un fuori concorso, per il momento ancora top secret. È stato memorabile lo spettacolo fuori concorso proposto, sempre per “La serata delle stelle”, lo scorso anno – quando il 7mbre santosvaldino ha festeggiato i suoi primi 50 anni – con la messa in scena una canzone di Notre Dame de Paris, interpretata da don Gianluca Santini, Giovanni Masiero, don Pierclaudio Rozzarin e Luca Ceccato.

L’edizione 2018 è stata un successo superiore addirittura alle previsioni, sia dal punto di vista delle presenze, che della partecipazione da parte della comunità.

Il programma di quest’anno inizia venerdì 6 con il tributo a Lucio Dalla della Disperato erotico band, seguita dal rock con i Four winds e dalle canzoni al femminile delle Divas acoustic project. Lunedì serata pop con Due anime acoustic project, mercoledì jazz anni ‘30 e ‘40 con il Teatriò e gran finale domenica 15 con un omaggio a Sandra e Raimondo di Barabao teatro.

Nei locali del patronato sarà inoltre allestita la mostra fotografica “L’attesa”, promossa dall’associazione Amici di Don Lucio e la mostra del libro, dove sarà possibile acquistare volumi usati al prezzo simbolico di un euro. Inoltre, il gruppo Alveare vende i suoi prodotti realizzati artigianalmente per finanziare le attività del patronato. 

La cucina. Fiore all'occhiello è la cura nel preparare piatti nuovi e da tradizione. Fino a cento chili di patate ogni sera

Gli organizzatori non vogliono sottolineare l’importanza di questo aspetto, ma la qualità dello stand gastronomico è certamente uno dei fiori all’occhiello del 7mbre santosvaldino. Gli gnocchi e i bigoli sono rigorosamente fatti a mano e ogni sera una schiera di 35 donne impasta dagli 80 ai 100 chili di patate.

Ci saranno come sempre anche la classica grigliata mista, diversi altri piatti e due proposte gastronomiche speciali: la serata del pesce fritto di venerdì 13 e il pollo fritto per la serata di chiusura, domenica 15. Per non parlare della notissima pasticceria. Da qualche anno è stato introdotto anche un menù vegetariano.

Per dare l’opportunità a tutti i volontari di godersi la festa, almeno per una sera, il mercoledì lo stand gastronomico resterà chiuso, ma rimarrà aperta la paninoteca gestita dai ragazzi. «Possiamo realizzare la festa perché c’è un gruppo di volontari che crede fermamente in questa proposta – spiega Giorgio Masiero – con l’obiettivo di far partecipare il quartiere e non solo». Ogni anno il 7mbre attira tante persone anche dalle comunità limitrofe, o famiglie che abitavano nel quartiere e si sono trasferite, cogliendo l’occasione di incontrare i vecchi amici.

Tra le novità dell’edizione 2019 c’è una cantina, gestita dai giovani, che offre una serie di vini selezionati. «Abbiamo un’area giovani che fa la differenza – afferma orgoglioso Giorgio Masiero – anche per quanto riguarda il servizio ai tavoli, interamente gestito da loro, per nostra scelta dalla prima superiore in su». Per dare visibilità a questa presenza, la paninoteca avrà una posizione centrale, affiancata da due gazebo. Anche quest’anno si porrà particolare attenzione nell’evitare l’utilizzo della plastica e nel rispettare una raccolta dei rifiuti rigorosamente differenziata.

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