Palermo, apre "Booq": la bibliofficina è uno spazio solidale

La biblioteca e mediateca nasce in una parte dell'antico convento delle carmelitane scalze di piazza  Kalsa ed è inserita nel polo bibliotecario comunale. In programma tante attività per combattere la povertà educativa 

Palermo, apre "Booq": la bibliofficina è uno spazio solidale

Una boccata di "ossigeno culturale", attraverso la lettura dei libri e le diverse iniziative di educativa di strada, alle famiglie, ai bambini e a tutti i giovani del popolare quartiere della Kalsa e della Magione della città. E' questa l'intenzione  della nuova bibliofficina Booq che nasce come nuovo spazio pubblico cittadino di socialità e cultura, inclusivo, gratuito e accogliente per tutti. In particolare, si tratta di una biblioteca e mediateca attiva nel contrasto  della povertà educativa, nell'educazione alla lettura, con spazi e servizi specificamente dedicati ai  bambini e accessibili per chi è con disabilità.

La bibliofficina nasce in una parte dell'antico convento delle carmelitane scalze di piazza  Kalsa  noto nella storia come "Istituto delle Artigianelle" risalente al 1500. Il nuovo spazio è nato grazie al progetto “Dappertutto. Territori e comunità per  inventare il futuro” di cui è capofila il Centro per lo Sviluppo Creativo Danilo Dolci, in partenariato con le associazioni Addiopizzo, Booq, Clac, Handala, Per Esempio onlus, Send, Ubuntu Centro  Internazionale delle Culture e con la partecipazione del Comune di Palermo e dell’Università degli  Studi di Palermo – Dipartimento di Scienze Psicologiche, Pedagogiche e della Formazione. 

La biliofficina è stata pure inserita all'interno del polo bibliotecario comunale. L'edificio si sviluppa in due piani: la biblioteca diffusa, la mediateca interculturale Ideas Box dedicata alla popolazione migrante con la donazione della ONG Bibliothèques Sans Frontières, il servizio di prestito di oggetti ZERO per la condivisione di attrezzi, oggetti, pratiche e saperi ecologici e lo scaffale ad alta leggibilità del progetto 'Voglio leggere'.

Il progetto è finanziato da Impresa Sociale Con i bambini, soggetto attuatore del "Fondo per il contrasto della Povertà Educativa Minorile". L’Unione Buddhista Italiana e Intesa Sanpaolo hanno fornito, inoltre, il loro sostegno finanziario, il Comune di Palermo e la Soprintendenza Beni Culturali e Ambientali della Regione Siciliana hanno accompagnato l'associazione nella cura e valorizzazione di un bene pubblico, pensato per le nuove generazioni contro ogni forma di esclusione sociale.

Gli arredi, tutti in legno, sono stati progettati in maniera specifica per la bibliofficina e in alcuni casi, per la realizzazione di alcuni oggetti, con il riutilizzo di materiali da riciclo. "Booq è da anni presente nel quartiere - ha detto Pietro Misilmeri, socio fondatore dell'A.p.s. Booq - perché nasce come spazio nel 2014 in vicolo della Neve, tra piazza Kalsa e piazza Magione da un gruppo di persone che avevano deciso, in maniera informale, di recuperare un luogo che era in stato di abbandono per farlo diventare un luogo di aggregazione. Adesso ci troviamo in questo edificio antico molto bello che ha anche un giardino che abbiamo ripulito e rimesso tutto a nuovo. Oggi possiamo finalmente, insieme ad altre realtà con cui lavoriamo, avere una struttura dove continuare i nostri laboratori sociali e culturali ma anche dove portare avanti le iniziative più ampie come Mediterraneo Antirazzista e il Carnevale Sociale".

"L'abbiamo chiamato bibliofficina perché vorremmo fare incontrare diverse attività - continua Pietro Misilmeri - nel senso che da una parte abbiamo un luogo accogliente dove potere leggere e pure prendere in prestito libri e dall'altra pure la biblioteca delle cose Zero dove si possono prendere in prestito degli attrezzi e anche donare il proprio tempo alla comunità.  Inoltre abbiamo la mediateca interculturale Ideas Box dedicata alla popolazione migrante grazie alla donazione della Ong Bibliothèques Sans Frontières. Nello specifico si tratta di box con ruote con dentro aree tematiche che una volta aperti permettono di essere utilizzate come una vere e proprie biblioteche portatili munite di tavoli, sedie e strumenti specifici come pc e tablet che funzionano con piccoli gruppi elettrogeni. In tutto il nostro operato la principale attenzione sarà rivolta come sempre alle persone che abitano nel quartiere con diverse iniziative di educativa di strada dedicate a grandi e piccoli. Da anni abbiamo instaurato anche forme di collaborazione continuative con le scuole vicine. In una prospettiva più ampia ci vogliamo aprire come punto di incontro anche a tutto il resto della città che desidera uno spazio dove potere studiare e leggere. Presto vi informeremo sui diversi eventi in programma che stiamo organizzando".

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)