Guerra alle fake news

Marjory Van Den Broeke, dal 15 gennaio 2018 capo di uno specifico ufficio del Parlamento europeo, la “rebuttal unit”, chiamata a mettere in rilievo, contrastare e smentire le informazioni false, distorte o fuorvianti riguardanti l’Assemblea parlamentare. È un compito non semplice ma cruciale in vista delle elezioni del maggio prossimo, parte di una lotta contro la disinformazione che l’Ue ha avviato a vari livelli nel 2015 e che mira a garantire la libertà e la lealtà dei processi democratici, in primis le elezioni. È la sottile linea di confine tra la libertà di espressione, valore fondamentale nell’Ue, e la manipolazione dell’opinione pubblica attraverso parole scritte o twittate da chi vuole fare profitto o ingannare intenzionalmente

 Guerra alle fake news
«Se le persone non sono più in grado di distinguere tra bugie e verità, allora la democrazia e la vita morale delle persone sono in grande pericolo»: è questo il principio che ispira il lavoro dell’olandese Marjory Van Den Broeke, dal 15 gennaio 2018 capo di uno specifico ufficio del Parlamento europeo, la “rebuttal unit”, chiamata a mettere in rilievo, contrastare e smentire le informazioni false, distorte o fuorvianti riguardanti l’Assemblea parlamentare. È un compito non semplice ma cruciale in vista delle...