Con Open your borders, la persona è al centro da dovunque provenga

L'associazione Open your borders accompagna chi arriva in Italia per orientarsi nel mondo della burocrazia, ottenere i documenti, imparare l'italiano e creare spazi di aggregazione sociale contro l'emarginazione.

Con Open your borders, la persona è al centro da dovunque provenga

Josè Mujica, ex presidente dell'Uruguay ha posto al mondo una domanda: «È possibile parlare di solidarietà e dello stare tutti insieme in una società di mercato basata sulla competizione spietata, sull’individualismo e sul territorialismo?». Domanda non semplice a cui rispondere, ma a provarci è l’associazione Open your borders, attiva da anni sul territorio padovano con lo scopo di supportare e valorizzare tutti coloro che vivono fragilità sociali e garantire la difesa dei diritti umani tramite attività di cittadinanza attiva. 

Open your borders, infatti, mette ogni giorno al centro la persona: dandogli una voce, restituendogli la dignità e co-costruendo una rete su cui poter far affidamento e ripartire. Tra le innumerevoli attività promosse dall’associazione, spiccano la scuola di italiano “Liberalaparola” e gli sportelli di aiuto e supporto tra cui l’help desk e il recentissimo Spid desk. Progetti che si basano sull’idea centrale per cui tutti e tutte devono poter avere il diritto alla libertà di movimento e la possibilità di acquisire gli strumenti per vivere e integrarsi nel territorio. 

Nello specifico, tali attività si propongono di dare a chi arriva in Italia le conoscenze e competenze per imparare l’italiano, offrire supporto legale e informativo relativamente ai propri documenti, nonché creare uno spazio di aggregazione, che parte dalle lezioni di Italiano e si consolida tramite momenti di socialità durante le cene e prende la parola con il podcast “Words from the world”. Quest’ultimo è realizzato da studenti e insegnanti, i quali possono esprimersi nella lingua che preferiscono e dare vita a spunti su cui discutere e soffermarsi. 

Queste attività svolte in prima persona durante l’esperienza di servizio civile, hanno sviluppato in me una maggiore consapevolezza riguardo al sistema nazionale di gestione dell’immigrazione e di conseguenza mi hanno permesso di comprendere realmente l’importanza che assume l’associazionismo nel substrato culturale e nella comunità di riferimento. Nello specifico, l’esperienza con Open your borders mi sta permettendo ogni giorno di confrontarmi con realtà vivaci, multiculturali e multi sfaccettate, dalle quali sto apprendendo molto. 

Anna Nicolosi

Anna Nicolosi, 24 anni, di Catania. Si è laureata nel corso magistrale di “Psicologia sociale, del lavoro e delle comunicazioni” presso l’Università di Padova.

Sta svolgendo l'anno di servizio civile universale da giugno 2022 nella sede Open Your Borders, rete di associazioni e gruppi informali impegnata in iniziative di cooperazione sociale, supporto diretto alle persone in libero movimento e nella promozione e difesa dei diritti umani.

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