Chiostri nuovi per la cultura. Il nuovo complesso universitario umanistico Beato Pellegrino di Padova

Ci sono luoghi speciali che sanno trasformarsi nel tempo, cambiano uso, ma mantengono la loro identità, aumentando fascino e potenziale. È il caso del nuovo complesso universitario umanistico Beato Pellegrino di Padova, che a quasi due anni dall’apertura può trarre un bilancio positivo in termini di didattica, ricerca, sostenibilità e socialità, nonostante i limiti imposti dalla pandemia scoppiata solo a pochi mesi dall’inaugurazione.

Chiostri nuovi per la cultura. Il nuovo complesso universitario umanistico Beato Pellegrino di Padova
Le metamorfosi del polo di studi hanno origine da un monastero femminile benedettino, che sorse nel 1575 a ridosso delle mura medievali settentrionali. Qui venne annessa una chiesa dedicata al beato Antonio Manzoni “pellegrino”, del quale le monache custodivano le spoglie e che poi diede il nome alla via antistante. Il ritiro religioso fu per secoli anche un ricovero per viandanti, poveri e malati. Una parentesi come struttura militare con il passaggio di Napoleone, ma poi il sito tornò a essere casa di cura, allargata anche...