In un libro tutti i “riflessi” di Jenny Artusi

Villa dei Vescovi, a Luvigliano di Torreglia, ha fatto da cornice a una serata molto toccante e partecipata in ricordo di Jenny Artusi, prematuramente scomparsa lo scorso anno. Jenny, che aveva collaborato anche con la Difesa, aveva mosso proprio in questa villa, riaperta grazie al lavoro del Fai, i suoi primi passi come guida turistica e nel giardino c’è oggi una panchina a lei dedicata, acquistata grazie alle donazioni di parenti e amici. Per queste ragioni i familiari e le associazioni che hanno organizzato l’evento hanno voluto presentare qui il libro postumo di poesie dal titolo Riflessi di Jenny.

In un libro tutti i “riflessi” di Jenny Artusi

Villa dei Vescovi, a Luvigliano di Torreglia, ha fatto da cornice a una serata molto toccante e partecipata in ricordo di Jenny Artusi, prematuramente scomparsa lo scorso anno.
Jenny, che aveva collaborato anche con la Difesa, aveva mosso proprio in questa villa, riaperta grazie al lavoro del Fai, i suoi primi passi come guida turistica e nel giardino c’è oggi una panchina a lei dedicata, acquistata grazie alle donazioni di parenti e amici. Per queste ragioni i familiari e le associazioni che hanno organizzato l’evento hanno voluto presentare qui il libro postumo di poesie dal titolo Riflessi di Jenny.
«Un omaggio per dare risalto e importanza a ciò che Jenny è stata sia sul piano personale che su quello professionale – ha spiegato la famiglia – Un modo per metterla al primo posto come lei ha sempre fatto con le persone a cui voleva bene, a volte anche a scapito di sé stessa».

La voce di Jenny in queste poesie è delicata, forte e tragica al tempo stesso, capace di regalare a chi la conosceva la sensazione di stare lì accanto a lei, seduti con le gambe a penzoloni da qualche parte sui colli ad ammirare l’orizzonte mentre lei, timidamente, riflette sulla vita, sulla condizione naturale dell’uomo esposto a ogni vento, con pochi mezzi a disposizione per salvarsi davvero. Ma non solo. Tra i suoi versi ritroviamo anche un uomo capace di godere della bellezza del creato, del colore, dell’arte, della musica. Elementi che hanno riempito la vita di Jenny regalandole gioie e soddisfazioni. Anche per questo, la lettura dei versi, durante la serata, è stata intervallata da brani musicali suonati dalla banda cittadina di cui Jenny era storico componente.

I componimenti sono ben strutturati, i termini scelti con cura così come i suoni che muovono i versi uno dopo l’altro.
«Non improvvisava mai – ricorda la sorella – tutto era frutto di studi e analisi approfondite; cosa che ha fatto anche precedentemente alla scrittura di queste poesie che aveva suddiviso in capitoli, praticamente un libro pronto. Ma la sua modestia l'ha frenata nella decisione di pubblicarlo, diceva che le sembrava di mettersi in mostra...».

L’ha trattenuta anche il contenuto di questi scritti che mettono a nudo il suo mondo interiore, la parte più fragile di sé, che raramente lasciava trasparire.
Oggi, però, la grande sensibilità dell’autrice rappresenta la vera forza di questi versi. Jenny accompagna chi legge nel viaggio alla scoperta dei luoghi più nascosti e intimi del suo animo, che è l’animo di tutti noi impegnati tra i picchi della vita: quelli alti che regalano emozioni fortissime per cui ringraziare ogni giorno di essere vivi, ma anche quelli scivolosi e scuri tra cui a volte ci si perde ed è difficile tornare a casa.
Chi ha conosciuto Jenny non dimentica il suo sorriso fresco che invitava subito alla confidenza, la sua ironia mai scortese, i suoi occhi profondi di quel celeste particolare di cui si tinge il cielo solo in certi giorni tersi di primavera. Questo libro è certamente un regalo per noi che restiamo mentre lei è già tra le braccia di Dio.

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Parole chiave: Jenny Artusi (1), Villa dei vescovi (1), Luvigliano (1), Colli Euganei (9)