È sempre la vasca a regalare l'oro all'Italia: il secondo alloro è di Francesco Bocciardo

Dopo la vittoria ai mondiali 2015, il genovese si conferma il più veloce a nuotare i 400 stile libero S6: una gara dominata anche oltre le più rosee previsioni. «Grazie a quanti mi hanno aiutato». Per la spedizione a Rio è la medaglia numero 15.

È sempre la vasca a regalare l'oro all'Italia: il secondo alloro è di Francesco Bocciardo

Francesco Bocciardo chiude le otto vasche in 5:02:15, tenendosi dietro l’olandese Thijs Van Hofweegen di oltre cinque secondi (5:07:82) e il cubano Lorenzo Perez Escalona di più di dodici (5:14:44). Una partenza dosata, la sua: quinto ai 50, terzo ai 100, già nella terza vasca mette il turbo e sopravanza gli avversari, che non lo riprenderanno più. Ai 200 ci sono quattro secondi di vantaggio, ai 300 sono diventati sei, ai 350 sono ben sette. Tanti, troppi, perché Van Hofweegen possa sperare di riprenderli nell’ultima vasca. Ci prova, ma Bocciardo chiude in scioltezza mettendosi al collo l’oro.

«Se mi avessero detto stamattina – dice l'azzurro a fine gara – che avrei vinto la gara non sarei stato così sicuro: mi pare di essere in un sogno. Gli ultimi 50 metri di gara mi sono sembrati infiniti, eterni. Quattro anni fa a Londra non avrei mai pensato che un giorno sarei salito io sul gradino più alto: in questi anni però sono cresciuto molto, a livello agonistico. Sono contento che sia andata così bene. Sul podio mi sono emozionato, così come è stato molto bello incrociare gli sguardi dei miei genitori in tribuna, mia madre che piangeva di gioia, mio padre che era al settimo cielo».

Ventidue anni, genovese, Bocciardo nasce con una diplegia distale spastica, una forma di paralisi che colpisce entrambe le gambe, e si avvicina al nuoto già in tenerissima età come terapia riabilitativa. Ma il suo arrivo allo sport paralimpico è del 2010: va ad assistere in Liguria a un campionato e al termine dell’evento avvicina i tecnici e gli allenatori. Spiega di essere una persona disabile, di amare il nuoto fin da bambino, di voler provare a farlo a livello agonistico. E così viene tesserato per la società Nuotatori genovesi e inizia la sua carriera. Già l’anno successivo viene convocato in nazionale, partecipa alle Paralimpiadi di Londra 2012 chiudendo all’undicesimo posto proprio i 400 stile libero. Nel 2014 è quarto agli europei nella stessa gara, che poi andrà a vincere sia ai mondiali di Glasgow 2015 sia agli europei di Funchal 2016. Ma un oro alle Paralimpiadi è una soddisfazione davvero insuperabile.

Quella di Bocciardo è la quindicesima medaglia azzurra alle Paralimpiadi di Rio 2016. Il medagliere azzurro racconta ora di due medaglie d’oro (entrambe dal nuoto, Morlacchi e Bocciardo), sette medaglie d’argento e sei medaglie di bronzo.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)