La storia di Vo' Vecchio
La storia di Vo' Vecchio

Vo Vecchio faceva parte delle vaste proprietà dei nobili veneziani Contarini che vi avevano eretto una villa con case per i coloni e annessi. Proprio per agevolare il culto dei contadini da loro dipendenti, agli inizi del Seicento la famiglia fece costruire una chiesa intitolata a san Lorenzo.
Nel Seicento questo edificio, oggi noto come oratorio di Sant’Anna, fu sostituito da una costruzione più ampia, sempre intitolata a san Lorenzo, che il vescovo Barbarigo visitò nel 1680. La nuova struttura fu perfezionata più volte nel corso degli anni seguenti dai Contarini; nel 1696 aveva quattro altari e vi celebravano due sacerdoti; nel 1777 vi si trovava l’olio per gli infermi, il pulpito, il campanile con tre campane.
La mansioneria durò fino al 1926, anche dopo il passaggio di villa e oratorio ai Venier. In quell’anno il vescovo Elia Dalla Costa istituì la curazia autonoma di Vo Vecchio, con territorio separato dalle parrocchie di Zovon, Boccon e Lozzo Atestino, e due anni dopo nel 1928 la elevò a parrocchia autonoma.
Nel 1930 questa si ingrandì con l’annessione della contrada vicentina di Burcia (o Burchia). A quel periodo risalgono la canonica e un primo restauro della chiesa a cui ne seguirono altri in diverse riprese.
La chiesa è dotata di un organo settecentesco restaurato di recente.