Papa Benedetto XVI

Anche in Polonia si piange la scomparsa di Joseph Ratzinger sabato 31 dicembre, all’età di 95 anni. È stato, infatti, intenso il rapporto tra Benedetto XVI e la Polonia. “L’eredità teologica e il pontificato del grande Papa Benedetto XVI – colmi di un amore infinito per Cristo e la sua Chiesa – costituiscono l’ispirazione per le nuove generazioni dei discepoli di Gesù” e sono “un profondo univoco e vivo commento al deposito della fede apostolica”, ha scritto il presidente dei vescovi polacchi mons. Stanisław Gądecki alla notizia del trapasso alla Casa del Padre del Papa emerito

Per Benedetto XVI lo studio non era una fredda collazione di dati, ma comunione con il Lògos, la “potenza originaria e comprensiva d’ogni essere” come scrisse nel 1969 in "Introduzione al Cristianesimo". L’essere non è stato mai per lui solo ricerca, ma partecipazione umana, avvicinamento anche emozionale al Principio perduto e sempre bramato, anche perché parlando del Quarto Vangelo scrisse che qui emerge più che altrove come in Gesù la Legge sia diventata Persona

Una foto di Benedetto XVI, circondata da fiori e candele, con un inginocchiatoio di fronte per invitare alla preghiera attira i fedeli della parrocchia di Santa Francesca di Chantal nel Bronx. Non pochi si fermano per recitare l’Eterno riposo o sussurrare un semplice “Grazie. Riposa in pace”. Lo stesso nella cattedrale di San Patrizio, dove un ritratto del papa emerito è stato collocato alla sinistra dell’altare. Le campane della cattedrale hanno suonato 95 rintocchi, uno per ogni anno di vita di Benedetto, prima della preghiera funebre, guidata dal cardinale di New York Timothy Dolan

Benedetto ha interpretato con finezza e precisione una teologia kerigmatica, ovvero uno studio sistematico delle verità teologiche all'interno di una struttura che possa servire direttamente e immediatamente a preparare e promuovere la predicazione della Verità della rivelazione al popolo cristiano. Una teologia fortemente orientata al dialogo tra fede e ragione, decisamente fondata sulla Scrittura, sui Padri e sulla Tradizione

Mons. Vincenzo Peroni, sacerdote bresciano, per 10 anni cerimoniere pontificio durante il pontificato di Benedetto XVI, ricorda il legame del Papa emerito "con la parte più nobile del suo Ministero petrino", la liturgia: "Durante la Liturgia si avvertiva quasi fisicamente l’intensità della preghiera, l’immersione nel Mistero. Davvero si sperimentava quanto ci ha ripetutamente insegnato: nella liturgia della Chiesa il Cielo tocca la terra"

Joseph Ratzinger è stato uno dei più grandi e importanti teologi della nostra epoca, che ha plasmato intere generazioni di teologi e di cristiani di ogni età. La Fondazione vaticana Joseph Ratzinger-Benedetto XVI, fondata nel 2007 e presieduta da padre Federico Lombardi, sta portando avanti la pubblicazione dell’intera Opera Omnia che permette di studiare, raggruppandone le opere secondo l’interesse tematico, al situazione attuale e le circostanze di tempo e di opportunità, le caratteristiche fondamentali del pensiero teologico di Joseph Ratzinger

Sono già 40mila, dato fino alle 14 di oggi, i fedeli che hanno reso omaggio alla salma del Papa emerito Benedetto XVI, traslata dal Monastero Mater Ecclesiae alla basilica di San Pietro. Le voci dei fedeli in piazza. Basilica aperta anche domani e dopodomani dalle 7 alle 19. Il 5 gennaio alle 9.30 i funerali presieduti da Papa Francesco in piazza San Pietro

Papa Benedetto XVI ha compiuto 24 viaggi apostolici, 8 visite pastorali in Italia ed altrettante nella diocesi di Roma. Nel continente europeo è stato tre volte in Germania, poi in Polonia, terra di papa Giovani Paolo II, in Spagna (tre volte), in Turchia, in Austria, in Francia, nella Repubblica Ceca, a Malta, in Portogallo, a Cipro, nel Regno Unito, in Croazia e a San Marino. Sette i viaggi apostolici intercontinentali: in Brasile, negli Stati Uniti d’America, in Australia, in Messico e a Cuba, in Africa (due volte), in Terra Santa e in Libano

Sabato 25 febbraio 2006, Benedetto XVI visitò il Pontificio seminario romano maggiore per la festa della Patrona, la Madonna della Fiducia. In quell’occasione, e in onore di Papa Joseph Ratzinger, mons. Marco Frisina diresse l’oratorio dedicato a San Giuseppe intitolato “Ombra del Padre”. Di quella mattina mons. Frisina conserva nitidamente un’immagine.

Mons. Coda, segretario generale della Commissione Teologica Internazionale, traccia il “profilo ecumenico” del Papa emerito Benedetto XVI. “Ha ridato slancio e speranza alla causa dell’unità, nello spirito del Vaticano II rilanciato dall’enciclica Ut unum sint di Giovanni Paolo II”, dice. In particolare si deve a lui e alla sua “guida ispirata e autorevole” la ripresa del dialogo teologico tra la Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa. “Il passaggio delicato e interpellante, nel cammino verso la piena e visibile unità tra le Chiese, che siamo oggi chiamati a vivere – osserva il teologo italiano - è quello dal dialogo della carità al dialogo della verità: tenendo fermo che la verità si dà solo là dove la si cerca e la si accoglie nella carità”.

Le notizie e i fatti concreti vengono a colpire la comunità monastica con vigore pregnante e la reazione, pur sempre radicata nella fede orante, non manca di essere attraversata da interrogativi e talvolta anche da inquietudini. I discorsi, le prese di posizione, i gesti concreti del Pastore della chiesa, a maggior ragione, vengono accolti, soppesati e sottoposti al… setaccio. Quando poi ci si trova dinnanzi ad un teologo del valore di Joseph Ratzinger la presa vuole essere diretta e senza ombre.