Papa Benedetto XVI

“Signore, ti amo!”. Sono state queste le ultime parole di Benedetto XVI. Lo ha confermato il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, rispondendo alle domande dei giornalisti.

Benedetto ci lascia nel Giubileo d’Oro del RnS in Italia. Ci lascia una meravigliosa paternità spirituale ed ecclesiale, un patrimonio che ha segnato il Novecento e i primi passi del nuovo Millennio. Ci lascia nel cuore un desiderio profondo di preghiera di ringraziamento per le sofferenza silenziosamente offerta per il superiore bene della Chiesa, per le tante incomprensioni e ingiustizie gioiosamente tramutate in preghiera a Dio. Ci lascia un solco di silenzi e di parole inascoltate che lo fanno grande ai nostri occhi e certamente dei posteri, sommessamente grande, come lo sono i santi. La storia avrà molto da emendare al ricordo di questo Pontefice, troppe volte ingiustamente e inadeguatamente descritto per la sua fede in Gesù e per il genio spirituale con cui lo ha presentato e rappresentato al mondo

“L’eredità teologica e il pontificato del grande Papa Benedetto XVI – colmi di un amore infinito per Cristo e la sua Chiesa – costituiscono l’ispirazione per le nuove generazioni dei discepoli di Gesù” e sono “un profondo univoco e vivo commento al deposito della fede apostolica”, ha scritto il presidente dei vescovi polacchi mons. Stanisław Gądecki alla notizia del trapasso alla Casa del Padre del papa emerito, esprimendo a nome di tutta la Chiesa del Paese “una profonda tristezza ma anche una profonda fede nella vita eterna”.

“Vorrei esprimere la mia personale riconoscenza e gratitudine per il grande servizio che Joseph Ratzinger ha dato alla Chiesa universale nel corso della sua vita. Un servizio reso con grande umiltà, senza chiedere niente per sé stesso e che ha svolto per tantissimi anni assumendo molti incarichi di responsabilità: come sacerdote, come professore, come arcivescovo, come prefetto per la Congregazione per la dottrina della fede e, infine, come Papa”.

“Benedetto XVI è stato un gigante della fede e della ragione. Un uomo innamorato del Signore che ha messo la sua vita al servizio della Chiesa universale e ha parlato, e continuerà a parlare, al cuore e alla mente degli uomini con la profondità spirituale, culturale e intellettuale del suo Magistero. Un cristiano, un pastore, un teologo: un grande della storia che la storia non dimenticherà”. 

Dai rappresentanti delle istituzioni europee e dai politici Ue arrivano messaggi di cordoglio per la morte del Papa emerito Benedetto XVI. “La scomparsa di Papa Benedetto mi rattrista. La mia solidarietà va a tutti i cattolici. Con le sue dimissioni aveva dato un segnale forte. Si è visto prima come un servitore di Dio e della sua Chiesa. Una volta che la sua forza fisica è diminuita, ha continuato a servire attraverso il potere delle sue preghiere”. 

Il nostro ultimo incontro risale al 6 ottobre 2014, presso il Monastero Mater Ecclesiae: gli ho consegnato i due volumi che raccoglievano i suoi articoli pubblicati su "Communio" e lui ha chiesto informazioni sui redattori che si erano succeduti. Soprattutto, ha insistito, bisogna ritornare alle fondamenta, in particolare alla redenzione e alla giustificazione. Ha concluso il nostro incontro, dopo circa mezz’ora, dicendomi: “Lavori, lavori, io prego per lei!”