Papa Benedetto XVI

Joseph Ratzinger è un autentico cattolico bavarese: capace di cogliere e di far cogliere il vero senso della vita (le pagine sulla Baviera del volume La mia vita sono a tratti vera poesia). Il suo segreto è che lo affronta come compito. Amante della persona in quanto partecipa della vita del popolo per il quale è naturale spendersi senza riserve, Ratzinger pratica quotidianamente un tenace dono di sé, sempre invisibile. L’ascesi, l’etica e il governo non sono mai per lui dei fini, ma dei mezzi: il fine è il benessere della persona e della comunità. Potremmo dire, medievalmente, la “convenienza” dell’io e del noi con una vita pienamente realizzata.

In due messaggi pubblicati sul sito ufficiale della Conferenza episcopale giapponese e su quello dell’arcidiocesi di Tokyo, l’arcivescovo presidente dei vescovi nipponici, Tarcisio Isao Kikuchi, ha espresso il suo personale cordoglio e quello dell’intera comunità cattolica del Sol Levante per la scomparsa del Papa emerito Benedetto XVI: “Lo ringraziamo – ha scritto il presule – per i suoi molti anni di servizio alla Chiesa e per la sua guida pastorale e preghiamo per il suo riposo eterno alla presenza del Padre”.

In Cina, Papa Benedetto XVI è ricordato come il Papa che ha scritto una lettera ai cattolici in Cina nel 2007, dedicando la data del 24 maggio perché i cattolici di tutto il mondo si unissero nella preghiera alla Chiesa che è in Cina, e che ha composto una preghiera alla Madonna di Sheshan a Shanghai. “A quanto pare – commenta in questa intervista al Sir Chiaretto Yan - con la sua lettera, il rapporto tra Santa Sede e Cina non è migliorato subito. Pero, è stata una buona preparazione. Papa Benedetto ha preparato un solido lavoro di base, un'ottima base teologica per il riavvicinamento tra la Santa Sede e la Cina”

Gli ultimi sacerdoti ordinati a San Pietro da Papa Ratzinger il 29 aprile 2012, nella sua ultima Messa di consacrazione di presbiteri, ricordano le visite in seminario del vescovo di Roma, il “teologo profondo” che nutriva “amore vivo per la verità, per la liturgia, per le Scritture”

Sorretto dalla nostra continua preghiera, Papa Francesco ci aiuti, con la Sua passione per il Regno e attraverso la Parola, il suo insegnamento, il costante riferimento al Signore, a credere all’amore infinito di Dio. Ci guidi ad essere in ogni luogo testimoni autentici della presenza di Cristo, capaci di diffondere l’amore scambievole e senza fine, perché altri credano o si mettano a cercare il volto del Signore. Cristo conceda a tutti noi, che facciamo parte del popolo di Dio, di essere docili alla parola del S. Padre, perché vivendo tra noi e con Lui la comunione che è dono dello Spirito, possiamo annunciare con la vita il Vangelo del Signore

Una lunga e profonda amicizia legava Hans Urs von Balthasar e Joseph Ratzinger, un’amicizia che trae origine dai maestri comuni dei tempi dei loro studi, da prese di posizione condivise nei decenni successivi al Vaticano II e, soprattutto, da una comune fedeltà a Dio, all’uomo e a tutto il Creato, redento e incendiato dal seme infuocato dell’amore di Dio. Riportiamo il testo della conferenza tenutasi a Basilea il 16 giugno 2018 su invito della Balthasarstiftung e della Johannesgemeinschaft in occasione della celebrazione annuale in memoria di padre Balthasar

"Un lungimirante servitore della fede". È il ritratto del Papa emerito, nelle parole di padre Federico Lombardi. Le interminabili file di persone che gli hanno reso l'ultimo omaggio - spiega al Sir nel giorno dei funerali - sono il segno di "un rapporto tutt'altro che superficiale" con Joseph Ratzinger, la cui eredità va coltivata "come un frutto per la Chiesa in avanti". "Più di quanto una comunicazione superficiale abbia colto, la gente è rimasta legata a questo papa". La sua rinuncia al ministero petrino "è un fatto importante, che può essere di aiuto anche per i suoi successori"

“Nella luce di Cristo risorto dai morti, il 31 dicembre dell’anno del Signore 2022, alle 9,34 del mattino, mentre terminava l’anno ed eravamo pronti a cantare il Te Deum per i molteplici benefici concessi dal Signore, l’amato Pastore emerito della Chiesa, Benedetto XVI, è passato da questo mondo al Padre. Tutta la Chiesa insieme col Santo Padre Francesco in preghiera ha accompagnato il suo transito. Benedetto XVI è stato il 265° Papa. La sua memoria rimane nel cuore della Chiesa e dell’intera umanità”. 

“Anche noi, saldamente legati alle ultime parole del Signore e alla testimonianza che marcò la sua vita, vogliamo, come comunità ecclesiale, seguire le sue orme e affidare il nostro fratello alle mani del Padre: che queste mani di misericordia trovino la sua lampada accesa con l’olio del Vangelo, che egli ha sparso e testimoniato durante la sua vita”. È il passo dell'omelia di Papa Francesco dedicato all'eredità di Joseph Ratzinger, nel giorno della sua nascita al cielo. “Benedetto, fedele amico dello Sposo, che la tua gioia sia perfetta nell’udire definitivamente e per sempre la sua voce!”, l'invocazione finale. "Santo subito!", il grido che si leva dalla piazza

Ci saranno anche i vescovi ucraini ai funerali di Papa Benedetto XVI. Per la Chiesa cattolica latina, ci sono l’arcivescovo metropolita di Leopoli mons. Mieczyslaw Mokrzycki, che è stato segretario di papa Benedetto nei primi due anni di pontificato, e mons. Jan Sobilo, vescovo ausiliare della diocesi di Kharkiv-Zaporizh.