Papa Benedetto XVI

Immerso nella preghiera per testimoniare che "salire al monte" non è una ritirata o una fuga, ma un modo diverso per servire Dio, la Chiesa e il successore di Pietro. È l’immagine che connota Benedetto XVI a partire dall’11 febbraio 2013, data che per la prima volta nella storia della Chiesa ha introdotto la figura del Papa emerito - non ancora messa a punto dal diritto canonico - grazie alla sua decisione senza precedenti in questo secolo di rinunciare al pontificato. I quindici giorni intercorsi dall’annuncio delle dimissioni alla cessazione dell’esercizio del ministero petrino, con l’elicottero che dal Vaticano lo ha condotto nelle Ville Pontificie, restano incise nella memoria di tutti, per il loro contenuto altamente simbolica

Oggi che Joseph Ratzinger chiude la sua lunga esistenza terrena, a chi ha avuto il dono di seguire e di raccontare tutto il suo pontificato viene in mente una parola su tutte: coerenza. La stessa piazza che ha visto l’inizio e la fine del ministero petrino, a otto anni di distanza, registra la cifra di un papato che si può riassumere nell’abbandono sereno, fiducioso e gioioso alla volontà dal Padre. A partire da una certezza: “Dio guida la sua Chiesa, la sorregge sempre e anche soprattutto nei momenti difficili”. “La Chiesa è viva”, è “un noi”, come aveva spiegato Benedetto nell’omelia della Messa delle Ceneri, pochi giorni prima del commiato davanti al suo popolo

“Con dolore informo che il Papa Emerito, Benedetto XVI, è deceduto oggi alle ore 9:34, nel Monastero Mater Ecclesiae in Vaticano.

Non appena possibile seguiranno ulteriori informazioni.”

“La scorsa notte il Papa emerito ha potuto riposare bene. Anche ieri pomeriggio ha partecipato alla celebrazione della Santa Messa nella sua camera. Allo stato attuale la sua condizione è stazionaria”. 

Da vari episcopati latinoamericani sale l’invito alla preghiera per il Papa emerito Benedetto XVI, in seguito alla richiesta fatta ieri, al termine dell’udienza generale da Papa Francesco. La Conferenza episcopale peruviana “chiede a tutti i fedeli peruviani di elevare con fervore filiale le loro preghiere per la salute di Papa Benedetto XVI, affinché il Signore lo rafforzi in questo momento”.

L’immagine evocata da Papa Francesco è quella di una Chiesa sostenuta nel silenzio e nella preghiera, attraverso l’offerta consapevole della malattia e soprattutto delle molteplici sofferenze vissute in questi ultimi anni con sereno e fiducioso abbandono. Oltre all’età avanzata non possono essere taciuti i numerosi tentativi di macchiare e delegittimare l’operato di Benedetto XVI. Attacchi mirati a screditare in tutti i modi l’anziano Papa emerito, curiosamente aumentati, anziché diminuire, con il passare del tempo. L’impressione che quest’uomo sia profondamente scomodo e intollerabile alle logiche del mondo, sostenute e incoraggiate dal “principe di questo mondo”, sono confermate da un accanimento i cui motivi razionali non possono trovare legittime spiegazioni. Piuttosto sono le logiche dello Spirito che ci aiutano a interpretare correttamente i fatti

Pubblichiamo il testo della dichiarazione del Card. Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della CEI, dopo l’invito di questa mattina di Papa Francesco a pregare per Benedetto XVI.