Avvocati di strada. La pandemia ha acuito le disparità. «La residenza è un diritto di tutti»

La pandemia ha acuito i controsensi: senza una casa non si poteva avere il buono spesa. «Come Avvocati di strada – illustra Andrea Andriotto dell’omonima associazione – siamo stati protagonisti sul tema dell’iscrizione all’anagrafe perché i nostri volontari, tra cui un componente dell’ufficio anagrafe in pensione, sono formati specificatamente su questo argomento».

Avvocati di strada. La pandemia ha acuito le disparità. «La residenza è un diritto di tutti»

L’iscrizione di residenza all’anagrafe è una chiave che spalanca le porte non solo alla residenza stessa, ma anche ai documenti come la carta d’identità e all’assistenza sanitaria e il welfare. «Il bello di questo manuale – osserva Andriotto – è che alcune delle associazioni coinvolte nella stesura del vademecum avevano avuto contenziosi con il Comune proprio su questo tema, in quanto non veniva riconosciuto questo diritto per le persone senza dimora. Ora, invece, abbiamo scritto questo “prontuario” proprio insieme ai funzionari comunali incaricati per questo progetto dalla stessa amministrazione. Con questo manuale – aggiunge Andriotto – non ci siamo inventati niente di nuovo, ma abbiamo solo fatto in modo che venisse applicata la legge». In occasione del Covid la problematica è emersa con tutta la sua illogicità: «Tante persone, senza dimora ma anche lavoratori stagionali abituati a vivere senza programmare a lunga scadenza, per poter avere diritto ai buoni spesa del 2020, si sono resi conto di aver bisogno della residenza anche per l’aiuto alimentare». «Di norma però – sottolinea Andriotto – alcuni Comuni fanno fatica a riconoscere l’iscrizione anagrafica a una persona senza dimora: iscriverla significa che questa persona farà ricorso ai servizi sociali, e dunque alle casse del territorio». A Padova le richieste ammontavano a una al mese, ma dal 2019 in poi, e con la pandemia soprattutto, sono almeno cinque o sei a settimana. «La residenza – conclude Andriotto – è un diritto di tutti, così come è un dovere di tutti dichiarare dove si dorme».

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