Codevigo. Un presepe di famiglia

Codevigo. Sono un centinaio le persone, anche da fuori provincia, che danno vita alla sacra rappresentazione. I visitatori si ritrovano nella Greccio di un tempo

Codevigo. Un presepe di famiglia

«La bellezza di essere gruppo alla scuola di Gesù Bambino»: così definisce l’esperienza del presepe vivente dell’unità pastorale di Codevigo (che comprende anche Cambroso, Rosara e Santa Margherita), il nuovo parroco don Michele Bagatella. La sacra rappresentazione – che vede impegnate un centinaio di persone provenienti anche da località
della provincia di Venezia – è un percorso in un’area di quasi mille metri quadrati, nel contesto del centro parrocchiale, dove viene ricreata la Greccio di un tempo. Il visitatore viene infatti accolto nel piccolo borgo, dal quale poi si dipanano diversi quadri di vita. Si snodano, infatti, vie e angoli caratteristici dove un centinaio di figuranti danno vita al paese e alle botteghe dei mestieri di un tempo come il falegname, il ceramista, il pittore, le tessitrici, lo speziale, chi realizza le candele e chi i saponi fino alla capanna della Natività. È un’esperienza che crea comunità, come spiega Elisa Tasinato, una delle responsabili: «Un po’ per gioco e un po’ per scherzo nove anni fa è nata l’iniziativa del presepe vivente e, sinceramente, non so cosa mi abbia spinta a proporla, forse la nascita di nuove vite nella nostra comunità, forse perché nella mia vita qualcosa mancava, forse perché a volte le cose capitano, non per caso ma per vocazione. Tutto è partito in maniera molto naturale, spontanea e sincera. Ogni persona cercata e coinvolta nella costruzione, nell’allestimento e nella rappresentazione ha dato e dona parte del suo tempo in modo gratuito per realizzare qualcosa che permetta a tutti di vivere al meglio lo spirito del Natale. A chi ci chiede chi ce lo fa fare a passare serate al freddo dopo giornate di lavoro, a complicarsi la vita per quel dettaglio o quella particolare luce... rispondo che varcando la porta della nostra piccola Greccio, il tempo rallenta e ognuno di noi lascia a casa i propri problemi, ritrovando un briciolo di serenità che, nel mezzo della frenetica quotidianità, molto spesso perdiamo. Nel nostro presepe si vive davvero il Natale; si entra a contatto con la vita vissuta, quello che ciascuno è e sta toccando con mano, si respira aria di serenità, profumo di biscotti, si ritrova lo spirito del Natale. Il comitato organizzatore invita tutti a vivere questa esperienza, augurandoci che chi verrà al presepe assapori questa semplicità, questo modo di stare insieme come una grandissima famiglia». Il presepe vivente viene proposto la notte di Natale, dopo la messa delle 23, e nelle seguenti date: 26 dicembre, 1, 6, 8 e 15 gennaio dalle 15 alle 18.30.

Battaglia

Sabato 24, alle 18, viene posto Gesù Bambino nel presepe sull’acqua di Battaglia Terme: arriva in barca “accompagnato” dai canti della tradizione. L’allestimento, che è giunto alla 31a edizione, è curato dai Presepisti di Battaglia Terme in collaborazione con il Comune, il Museo della navigazione fluviale, l’associazione T.V.B. (che ha messo a disposizione le barche) e il circolo remiero El Bisato. Sarà possibile ammirare il presepe sull’acqua dall’argine di via Terme fino a domenica 15 gennaio.

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