La scuola (anche a distanza) è democrazia: la ministra scrive a tutta la comunità scolastica

In tre fitte pagine, Azzolina analizza la situazione, ringrazia tutto il personale e ricorda: “La scuola è baluardo della democrazia e custode dei diritti. Ecco il motivo per cui abbiamo messo in campo investimenti sulla didattica a distanza, perché siamo consapevoli che c'è bisogno di sostenere chi parte da una condizione di svantaggio”

La scuola (anche a distanza) è democrazia: la ministra scrive a tutta la comunità scolastica

Una lettera lunga tre pagine, per raccontare la scuola ai tempi della pandemia, la scuola sospesa ma aperta, esaminandone le criticità, le sfide, le funzioni e soprattutto la cruciale funzione. L'ha indirizzata stamattina la ministra Azzolina a tutta la comunità scolastica: dirigenti, direttori dei servizi generali e amministrativi, docenti, personale educativo, collaboratori scolastici, assistenti tecnici e amministrativi e poi ai ragazzi e alle loro famiglie. “La scuola è stata destinataria di una delle prime misure che il Governo ha dovuto varare per fare fronte all'emergenza causata dal Coronavirus – scrive la ministra - Ha dovuto confrontarsi con una situazione inaspettata, rapida e profondamente impattante. La scuola, prima di tanti altri ambiti, ha dovuto imparare a far fronte ad un'emergenza drammatica, non solo da un punto di vista organizzativo, ma anche emotivo”.

Piattaforme e libri digitali come “gesso e lavagna”

Nel dirsi “orgogliosa di come tutto il mondo della scuola italiana, i suoi docenti, i suoi alunni e tutto il personale, abbia reagito ad un evento di questa portata”, la ministra dedica naturalmente molto spazio alla didattica a distanza,:“C'è un'altra scintilla di speranza che brilla nel buio di questi giorni, ed è il rinsaldarsi del rapporto tra scuola e famiglia: si sta sviluppando una nuova forma di cooperazione per mandare avanti la didattica e soprattutto la relazione docenti-studenti. Ciascuno fa il proprio meglio, mette a disposizione tempo e competenze per il bene esclusivo dei nostri ragazzi. La didattica a distanza sta diventando una risorsa (così come lo è sempre stata nella scuola in ospedale) che sopperisce all'impossibilità di fare lezione in presenza, e sta permettendo a docenti, ragazzi e famiglie di riscoprire una vicinanza, una collaborazione ed un'alleanza che sono ancora più preziose di fronte al senso di incertezza che comprensibilmente tutti sentiamo. Anche da questo punto di vista questa pandemia, drammatica, ha portato un cambiamento ispirato dallo sforzo comune per supportare i ragazzi nell'organizzazione dello sperienza di vita. Le piattaforme, la didattica a distanza e i libri di testo digitali sono il gesso e la lavagna di questo tempo”.

Dare risorse alla scuola, per coltivare democrazia e uguaglianza

C'è poi il riferimento alle risorde: 85 milioni alla scuola, distribuiti proprio due giorni fa con la firma del decreto attuativo delle misure previste dal Cura Italia. “Insieme alle Istituzioni, a tutto il personale sanitario, alla Protezione civile, alle forze dell'ordine, in questo momento anche la scuola è baluardo della democrazia, custode dei diritti ed esempio per i cittadini. Ecco perché la scuola non si è fermata e non si fermerà, ecco il motivo per cui abbiamo messo in campo investimenti sulla didattica a distanza, perché siamo consapevoli che c'è bisogno di sostenere chi parte da una condizione di svantaggio”.

La lettera si conclude con un ringraziamento collettivo e con l'auspicio che “presto la nuova comunità educante che nascerà da questa esperienza, con una ritrovata capacità di far bene, possa stringersi attorno alle nostre ragazze e ai nostri ragazzi mentre la campanella li chiamerà a tornare in classe”.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)