Idee

“Bisogna evitare che si ammetta la brevettabilità” del futuro vaccino anti-Covid 19. “Il sistema dei brevetti si applica nei confronti dei beni privati e di alcuni beni pubblici ma non dei beni comuni. Quello che allora il Papa ha voluto dire ieri è che il vaccino per malattie infettive contagiose, deve essere riconosciuto in sede internazionale come bene comune e non come bene privato”. Così il presidente della Pontificia Accademia delle scienze sociali, Stefano Zamagni, a commento delle parole pronunciate ieri all’udienza sull’universalità del vaccino. “Vaccinare gli abbienti e trascurare i poveri - dice l’economista - equivale decretare l’estinzione di quest’ultimi. Ma questa sarebbe una forma nuova di razzismo di cui dovremmo solo vergognarci”

“L’Italia ha perso il gusto di immaginare e costruire il proprio futuro, vive nel presente con orizzonti ristretti". Tuttavia la pandemia "permette anche di ripensare il nostro modello di sviluppo attraverso un profondo esame di coscienza": lo sostiene Giorgio De Rita, segretario generale del Censis che auspica "un progetto complessivo" per il Paese che parta dalla capacità di adattamento tutta italiana

Nelle campagne del ragusano, Nicola Arena ha speso 5 mila euro per regolarizzare 9 migranti senza permesso di soggiorno, mettendo in pratica la normativa contenuta nel decreto rilancio. “È stato molto oneroso, ma almeno adesso questi ragazzi hanno i documenti, il codice fiscale e un regolare contratto, e possono godere di tutti i loro diritti”

Come riscoprire la bellezza della vita in relazione, la gioia del dono e della comunione, dell’accoglienza? Che cosa ci aiuta a vivere l’intimità come capacità di condividere liberamente le emozioni, i pensieri e i comportamenti con una o più persone fino a raggiungere insieme la profondità esistenziale, creando legami e donando e ricevendo affetto? In che modo possiamo sperimentarci vivi senza strutturare il tempo facendoci del male, pur di sentirci esistenti?

Il Covid-19 "può essere l’occasione per capire quanto sia importante avere cura dell’infanzia e della scuola: la lezione che ci consegna è la necessità di maggiore attenzione e investimenti in questi ambiti”. Ne è convinto il presidente della Società italiana di pediatria e membro del Comitato tecnico scientifico per l’emergenza coronavirus, che sottolinea al Sir la necessità di mantenere alta la guardia di fronte alla ripresa dei contagi e di educare i ragazzi fin da piccoli al “senso di responsabilità collettiva”

“L’intervento di Mario Draghi mette, giustamente, in rilievo che esiste una questione giovanile destinata purtroppo a diventare più acuta. Da tempo abbiamo compreso, e questa terribile emergenza pandemica lo ha messo in luce chiaramente, che non siamo nelle condizioni di ‘garantire’ con certezza il futuro alle nuove generazioni, abbiamo però la responsabilità di ‘seminare’ e coltivare il futuro, mettendo i giovani nelle condizioni migliori per affrontare il presente e costruire il domani”.

“In questo susseguirsi di crisi, i sussidi che vengono ovunque distribuiti sono una prima forma di vicinanza della società a coloro che sono più colpiti, specialmente a coloro che hanno tante volte provato a reagire. I sussidi servono a sopravvivere, a ripartire. Ai giovani bisogna però dare di più: i sussidi finiranno e resterà la mancanza di una qualificazione professionale, che potrà sacrificare la loro libertà di scelta e il loro reddito futuri”.

Decreti flussi per permettere agli immigrati tunisini di entrare in Italia in maniera regolare e politiche europee di cooperazione di  ampio respiro per promuovere l’occupazione in Tunisia: sono queste, secondo Oliviero Forti, responsabile dell’area immigrazione di Caritas italiana, le strade possibili per scoraggiare le partenze irregolari dalla Tunisia, che vanno lette all’interno di un quadro molto più complesso: “Se questo non avverrà i flussi non potranno essere contenuti più di tanto”. Forti ne parla al Sir all’indomani della visita a Tunisi dei ministri dell’Interno e degli Esteri, rispettivamente Luciana Lamorgese e Luigi Di Maio, con lo stanziamento di 11 milioni di euro per permettere alla Tunisia di rafforzare il controllo delle sue frontiere marittime. 

L'Unicef Italia chiede "che a scadenza dell'attuale Piano nazionale contro la violenza (2017-2020) il Paese non rimanga sprovvisto di questo importante strumento di pianificazione e che maggiore spazio sia dato alle politiche di settore dedicate all'infanzia e all'adolescenza”

“Questa quarantunesima edizione del Meeting si svolge mentre la terribile pandemia semina sofferenze e morte a ogni latitudine, facendo irruzione nella nostra storia e costringendoci a un rallentamento, purtroppo con pesanti conseguenze economiche e sociali. Siamo ora chiamati a ripartire con maggiore qualità, con più forte coscienza di comunità, con un nuovo sviluppo che rispetti la natura e superi le discriminazioni sociali”.