“Reinventate la vita”: il coronavirus e l’imperativo per la fase due

A partire dal racconto di un incubo notturno, lungo e doloroso, il presidente delle Comunità di Capodarco, Vinicio Albanesi, propone una riflessione sul momento che tutti viviamo. Dal limbo di oggi all'incertezza di domani, pensando a ciò che eravamo e a come dovremmo cambiare

“Reinventate la vita”: il coronavirus e l’imperativo per la fase due

Costretti nelle case, con mille attenzioni e preoccupazioni, anche il ritmo della veglia e del sonno si è squilibrato. Dopo le mille trasmissioni in cui tutti parlano e cercano di spiegare il coronavirus, ho avuto un incubo: lungo, doloroso, come se fosse vero.

Un gruppo grande di storni ha iniziato a volteggiare all’imbrunire. Cambiava continuamente direzione. Era guidato da un capostorno e formava un triangolo: il loro volare non aveva una logica; a destra, a sinistra in alto e in basso. Tutti compatti, con cambiamenti di direzione improvvisi e armonici.

Nel cinguettio incomprensibile e fastidioso, ho gridato di allontanarsi. Ma gli storni continuavano a volteggiare. A gran voce ho chiesto:

  • Chi siete e che volete?
  • Siamo il Covid-19.
  • Non può essere, siete solo storni
  • Eppure siamo come le particelle del covid
  • E allora?
  • Vogliamo dirvi quale sarà la fase 2
  • Gli uccelli non parlano
  • Ci siamo tramutati in storni per farvi capire
  • Che dobbiamo capire? Già sono sufficienti le malattie, le morti, gli ospedali, le paure.
  • Dovrete continuare a stare attenti: distanti, nelle case, con le mascherine sulla bocca e al naso, attenti al cibo, senza viaggiare, con la paura di essere infettati, con il rischio di non avere cibo, con la morte di vecchi e bambini.
  • Ma da dove venite? Che male abbiamo fatto?
  • Siamo nati tra voi. Non veniamo da pianeti lontani. Siamo cresciuti tra le vostre case, nelle fabbriche, nelle strade, negli aeroporti, nei bar, nei ristoranti, nei cinema del mondo.
  • Abbiamo semplicemente vissuto la vita
  • Scellerata
  • Niente affatto
  • Avete esagerato
  • Abbiamo creato lavoro, benessere, salute, cultura, tempo libero, divertimento
  • Siete stati ingordi, superficiali, insaziabili, disumani
  • Vecchi rimproveri di bacchettoni moralisti
  • La natura non dimentica; cumula semplicemente e soprattutto non perdona. Del cibo avete fatto una divinità; non sapete più che mangiarvi: guardate ore e ore di stupidità pseudo alimentari. Viaggiate senza senso; lavorate troppo; comprate roba inutile; non state più in casa; avete abbandonato i vostri vecchi affidandoli a terzi o peggio ancora a lager; desiderate far custodire i vostri figli da tate straniere che sottopagate, con la pretesa che diventino mamme e babbi per voi
  • E’ una visione catastrofica e ingiusta
  • Tenetevi il Covid-19
  • E’ una minaccia?
  • E’ la realtà che invade il mondo
  • Che dovremmo cambiare?
  • Il discorso è lungo e faticoso. Reinventate la vita. Avete intelligenza ed esperienza sufficienti
  • Altrimenti?
  • Verranno altri storni. Ricomincerete a chiedervi chi sono, da dove vengono, perché producono malattie e morti, nonostante sappiate la risposta.

Sudato e impaurito mi sono svegliato. Quella notte non ho più ripreso sonno.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)