Chiesa nel mondo

È in libreria dal 3 giugno, per Rizzoli, “I gabbiani e la rondine. La Via Lucis di Papa Francesco” (pp.176, € 10), di Marco Pozza, dottore in Teologia e cappellano del carcere di Padova. È il racconto della Va Crucis celebrata il 10 aprile scorso da Papa Francesco nel pieno della pandemia: non si svolge in mezzo alla folla, nel Colosseo, ma nella piazza San Pietro deserta, sotto lo sguardo dell’antico crocifisso della chiesa di San Marcello al Corso. Le parole che risuonano nella notte della morte e del dolore provengono dalla parrocchia del carcere di Padova: a meditare sulle quattordici stazioni della Passione di Cristo è un’intera comunità di uomini e donne che abita e lavora in questo mondo ristretto. Nel libro, partendo dalle meditazioni sulla Via Crucis raccolte e scritte insieme alla giornalista e volontaria Tatiana Mario, don Marco Pozza costruisce un racconto sulla fede e la risurrezione dei viventi: la Via Crucis di Gesù diventa così una Via Lucis degli uomini, la cui sofferenza è stata riscattata da Cristo in persona. “Mai celebrata una Via Crucis così” scrive l’autore. “Pareva davvero d’attraversare l’Odio desiderando l’Amore”

I ricongiungimenti familiari al termine del lockdown e la protezione delle famiglie sono tra le principali intenzioni di preghiera dei lettori del Sir, affidate alla pagina  Facebook dell’agenzia, in occasione del Rosario per l’Italia, organizzato dai media Cei: sarà recitato stasera, alle 21, dal santuario Santa Maria della Vena di Piedimonte etneo. 

Avvenire, Tv2000, InBluradio, Sir e Federazione dei settimanali cattolici e Corallo, d’intesa con la Segreteria generale della Cei, invitano i fedeli, le famiglie e le comunità religiose a ritrovarsi questa sera, alle ore 21, per recitare insieme il Rosario che verrà trasmesso da TV2000 e InBluradio oltre che sulla pagina Facebook della Cei.

Riaprono oggi i Musei Vaticani dopo quasi tre mesi di chiusura a causa del coronavirus. Nel Salone di Costantino svelate le ultime opere di Raffaello, dipinte poco prima della morte: due allegorie femminili, "Iustitia" e "Comitas". Nuovo allestimento della Sala VIII, con una nuova illuminazione e il restauro della Pala Oddi, accanto alla Trasfigurazione e alla Madonna di Foligno, con le cornici ottocentesche e napoleoniche ritrovate.

Quarant'anni fa, il 28 maggio 1980, veniva stroncata la vita di un uomo, di un padre e marito affettuoso, giornalista tutto d’un pezzo, vittima dell’odio cieco e vile del terrorismo rosso

“Tutti abbiamo ascoltato i numeri e le percentuali che giorno dopo giorno ci assalivano; abbiamo toccato con mano il dolore della nostra gente. Ciò che arrivava non erano dati lontani: le statistiche avevano nomi, volti, storie condivise. Come comunità presbiterale non siamo stati estranei a questa realtà e non siamo stati a guardarla alla finestra; inzuppati dalla tempesta che infuriava, voi vi siete ingegnati per essere presenti e accompagnare le vostre comunità: avete visto arrivare il lupo e non siete fuggiti né avete abbandonato il gregge”. 

Con un saluto in spagnolo ai santuari collegati dall’America Latina e l’invocazione alla Madonna di Guadalupe si è conclusa la recita del santo rosario, presieduta da Papa Francesco, oggi pomeriggio, nei Giardini Vaticani, su iniziativa del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione e trasmessa in mondovisione.