Chiesa nel mondo

Con decisione del 10 marzo viene prorogata fino al 29 marzo la sospensione delle celebrazioni liturgiche nelle 16 diocesi del Giappone. Mons. Tarcisio Isao Kikuchi, arcivescovo di Tokyo, conforta i fedeli: "Non è facile per la Chiesa interrompere le celebrazioni eucaristiche", ma questa rinuncia "non deve essere considerata una sconfitta ma una opportunità per riscoprire la forza ed il potere della preghiera, con la certezza che il corona virus non può fermare la preghiera dei credenti". L'emergenza Covid19, intanto, travolge anche la giornata di commemorazione per le vittime e gli evacuati del grande terremoto dell’11 marzo 2011.

“La sofferenza e la morte che, come in altri parti d’Italia, state vivendo a causa del virus è per me motivo di preghiera e vicinanza umana. È anche la ragione della speranza cristiana: anche in questi momenti Dio ci sta parlando. Spetta all’uomo saper cogliere, dentro a questa voce, una guida per continuare a costruire, quaggiù, un pezzettino del Regno di Dio”. 

“Relativamente agli eventi dei prossimi giorni, la preghiera dell’Angelus del Santo Padre di domenica 8 marzo avverrà dalla Biblioteca del Palazzo apostolico e non in piazza, dalla finestra. La preghiera sarà trasmessa in diretta streaming da Vatican News e sugli schermi in piazza San Pietro e distribuita da Vatican Media ai media che ne faranno richiesta, in modo da consentire la partecipazione dei fedeli”.

Sono giorni di “clausura” per don Mario, parroco del duomo di Bolzano, e per il cappellano Timothy Meehan. La presenza a un corso prematrimoniale di un giovane risultato successivamente positivo al test del coronavirus, obbliga il sacerdote a non avere contatti con la gente. Tempo per la preghiera e il silenzio, ma anche la necessità di “organizzare a distanza” le funzioni religiose. Confida: “Questa situazione mi ha portato a pensare alle persone che in molte situazioni si trovano a vivere la solitudine”

Il 2 marzo la condanna a 30 anni di carcere di Angelo Lavarra per avere ucciso la moglie in un piccolo paese in provincia di Vicenza. Vittime invisibili, due sorelline adolescenti rimaste orfane delle quali si prende cura nei primi mesi tutta la comunità, fino a quando non vengono affidate alla zia. Un buon  esempio di collaborazione tra istituzioni locali, società civile e parrocchia, dice al Sir don Fabio Balzarin. Il Comune avvia uno Sportello donna intitolandolo alla mamma uccisa