Chiesa nel mondo

Padre Hanna Jallouf è il parroco latino di Knayeh, villaggio siriano non distante proprio da Idlib. Francescano siriano della Custodia di Terra Santa, padre Hanna, 66 anni, è rimasto con il suo confratello Louai Bsharat a prendersi cura della sparuta comunità cristiana locale. Tutti i preti e i sacerdoti che c’erano sono fuggiti dopo che molte chiese e luoghi di culto sono stati distrutti o bruciati. Lo stesso parroco fu rapito, nell’ottobre 2014, con altri suoi parrocchiani da un gruppo islamista e poi rilasciato. “Come agnelli in mezzo ai lupi”, dice ricordando le parole del Vangelo. Con il Mercoledì delle Ceneri alle porte, padre Hanna consegna al Sir la prima delle sue riflessioni che accompagneranno il cammino quaresimale verso la Pasqua

Don Luciano Cacciamani è parroco a San Crispino da Viterbo da due anni e mezzo. "Vivacità, prossimità, familiarità", le tre parole-chiave con cui descrive la sua comunità, che accoglierà Papa Francesco. "Mi ha preceduto", rivela a proposito del suo desiderio d’invitarlo. L'incontro con i senza fissa dimora tra i momenti salienti della visita, prima della Messa

“Produzione e commercio di armamenti: le nostre responsabilità. Le Chiese e la società civile per un’economia di pace” è il tema del convegno promosso dalle Chiese cristiane e organizzato al Palazzo dei Gruppi Parlamentari per stimolare il confronto tra rappresentanti del governo e delle istituzioni, parlamentari, associazioni di categoria, delle Chiese e della società civile sul tema della produzione e del commercio italiano di armamenti. Un incontro nato per “portare dai margini al centro delle istituzioni le due periferie del Sulcis, in Sardegna, e dello Yemen, connesse dalla morte e dalle armi”, ha spiegato Elizabeth Green della Chiesa battista di Carbonia e Sulcis Iglesiente

Abbiamo atteso questo incontro con una certa paura: della stampa, dell’opinione pubblica, della brutta figura dinanzi al mondo, delle stesse vittime. E ora stiamo scoprendo che proprio grazie al coraggio del loro grido di dolore, se diviene anche il nostro dolore, può iniziare qualcosa di nuovo e impensato: una generale conversione di vita, nella comprensione che la mediocrità (che è all’inizio d’ogni scandalo) è già scandalo, e va combattuta come perversione della nostra identità. Per questo tale dramma può diventare grazia, è grazia per tutta la chiesa, momento provvidenziale per avere sempre più un cuore di pastori. È l’ora di Dio! Grazie alle vittime e al loro magistero!

Hiroshi Ishiguro è lo scienziato giapponese creatore di Geminoid, un umanoide che è l’esatta copia di se stesso. Dice di costruire androidi per comprendere meglio gli umani e di immaginare in futuro una società simbiotica umani-robot. Lo abbiamo incontrato in Vaticano, a margine di un convegno.

"Quanto accaduto mostra chiaramente il volto del Governo, che continua a rifiutarsi di vedere cosa pensa la maggioranza e le condizioni di povertà e difficoltà del popolo. Questo è un Governo capace di qualsiasi cosa per giustificare e mantenere le sue bugie". È il commento di padre Alfredo Infante, gesuita e direttore della rivista “Sic” del Centro Gumilla gestito dalla Compagnia di Gesù

L’arcivescovo di Genova e il costituzionalista Massimo Luciani hanno accolto l’invito del presidente della Corte dei Conti, Angelo Buscema, per un incontro sul tema “Unione europea: un percorso comune valorizzato dall’armonia tra identità diverse”. “Il percorso comune dell’Unione – è lo stesso Buscema a sottolinearlo nell’intervento di saluto – va indirizzato verso l’obiettivo di creare uno spazio economico e sociale che dia uguali opportunità a tutti i cittadini e garantisca, attraverso l’integrazione, il superamento degli squilibri e dei disallineamenti territoriali e sociali”

“Il risultato migliore e la risoluzione più efficace che possiamo dare alle vittime, al popolo della Santa Madre Chiesa e al mondo intero sono l’impegno per una conversione pastorale e collettiva, l’umiltà di imparare, di ascoltare, di assistere e proteggere i più vulnerabili”. Nel suo discorso conclusivo del summit vaticano sulla protezione dei minori, il Papa lancia “un sentito appello per la lotta a tutto campo contro gli abusi di minori, nel campo sessuale come in altri campi, da parte di tutte le autorità e delle singole persone, perché si tratta di crimini abominevoli che vanno cancellati dalla faccia della terra: questo lo chiedono le tante vittime nascoste nelle famiglie e in diversi ambiti delle nostre società”

"Abbiamo ascoltato la voce delle vittime, abbiamo pregato e chiesto perdono": concluso in Vaticano l'incontro sul tema della protezione dei minori. Il pontefice: "Vogliamo che tutte le attività e i luoghi della Chiesa siano sempre pienamente sicuri per i minori”

“Fare rete”, proporre modelli e valori alternativi, richiamare la politica alle sue responsabilità, ma anche essere meno bigotti e più concreti. Sono alcune azioni che potrebbero contrastare il fenomeno delle “baby gang” e l’attrazione che esercitano le organizzazioni criminali ormai in tutto il Paese. Se ne è parlato ieri a Bari al convegno “Baby Gang e criminalità organizzata: quale risposta della comunità educante?”, che si è svolto presso l’Istituto Salesiano SS. Redentore