Fatti

Italiani e stranieri, senza documenti, non iscritti al servizio sanitario o con codici fiscali provvisori. Le Regioni hanno aperto le prenotazioni, ma gli ostacoli amministrativi restano. Geraci (Caritas): “Attivare un sistema per vaccinare questa variegata fascia di popolazione e informarla in modo corretto”

Almeno un milione di persone contagiate. Il Myanmar è alle prese con una terza ondata di pandemia che sta mettendo in ginocchio la popolazione già provata dal colpo di Stato del 1° febbraio e dalla guerra civile che è scoppiata in tutto il Paese. “I vaccini in Myanmar non bastano”, dice al Sir Joseph Kung Za Hmung, direttore del quotidiano cattolico online Gloria News Journal. I militari stanno acquistando vaccini da India, Cina e Russia e chiedono al governo degli Stati Uniti di donare vaccini al Myanmar. Fino ad ora il precedente governo della Nld (Lega Nazionale per la Democrazia) ha ricevuto circa 3 milioni di vaccini dall'India e l'esercito 4 milioni di vaccini dalla Cina. “Ora i militari stanno iniettando vaccini al personale governativo, ai lavoratori in prima linea e alle persone sopra i 60 anni in tutto il paese”. Ma il resto della popolazione rimane fuori dalla vaccinazione e il virus intanto si dilaga

“Sono d’accordo che ci sia la richiesta di Green pass per il personale scolastico perché il mondo della scuola ha bisogno di sicurezza e serenità. L’anno scorso abbiamo vissuto un anno molto delicato, con la necessità di fare tamponi e documentazioni, che ha appesantito l’iter scolastico e non ha reso la vita dei ragazzi a scuola serena. Abbiamo fatto un bel passo in avanti ma il momento è molto delicato, perciò bisogna adottare le misure necessarie. A scuola i ragazzi stanno più di 40 ore a settimana, pertanto chi entra in aula deve rispettare regole, altrimenti non usciamo dall’emergenza”.

“Come Federazione siamo sempre stati favorevoli a una ripresa dell’attività in presenza da settembre. Lo abbiamo detto in tutte le sedi e abbiamo collaborato in maniera particolarmente attiva lo scorso anno con il Ministero dell’Istruzione perché ci occupiamo di una fascia di età in cui la Dad ha ben poco a che vedere, se non marginalmente, rispetto a un’attività che una scuola deve svolgere. Dunque, per noi o si è in presenza o si rinuncia molto”.

Inapp nel rapporto 2021 fotografa per la prima volta la "Shecession" italiana, ossia la recessione che colpisce le donne molto più degli uomini. Tra i fattori che l'hanno incrementata: il crescente onere di cura su anziani e minori (aggravato dall'emergenza sanitaria e dalla didattica a distanza)

Pubblicati i risultati dell’Avviso da 700 milioni da assegnare ai Comuni per la messa in sicurezza e la ristrutturazione di edifici per asili nido, scuole dell'infanzia e centri polifunzionali per i servizi alla famiglia. La Regione con più risorse assegnate sul totale è la Campania

Nel 2019 hanno ottenuto il riconoscimento per la prima volta 276.200 bambini cittadini non comunitari. Il 60% aveva meno di cinque anni. Il 35% aveva la cittadinanza di un paese asiatico, il 25% africano. Italia al terzo posto per numero di permessi rilasciati (41.300).  I dati di Eurostat