Dieci milioni contro la povertà educativa. Il “ruolo cruciale” delle reti prossimità

Pubblicato sul sito del Dipartimento per le politiche della famiglia l'avviso pubblico a sportello “Educare insieme”. Il ministro Bonetti: "Con questo bando sono 199 i milioni  investiti nel 2020”

Dieci milioni contro la povertà educativa. Il “ruolo cruciale” delle reti prossimità

"È pubblicato sul sito del Dipartimento per le politiche della famiglia l'avviso pubblico a sportello Educare insieme, 10 milioni per il contrasto della povertà educativa, delle disuguaglianze e i divari socio-economici sulle persone di minore età, acuiti dalla pandemia da COVID-19". Lo scrive su facebook la ministra della Famiglia Elena Bonetti, concludendo che "con questo ultimo bando sono 199 i milioni che ho scelto di investire nel 2020 in attività educative per i bambini e i ragazzi. Una spesa senza precedenti nel nostro Paese, per mettere le nuove generazioni finalmente e davvero al centro".

L’avviso pubblico a sportello “Educare insieme” promuove in particolare la realizzazione di progetti che prevedono azioni sperimentali e innovative, educative e ludiche, per l’empowerment dell’infanzia e dell’adolescenza, in grado di favorire il benessere psico-fisico, l’apprendimento e lo sviluppo dei bambini e degli adolescenti, soprattutto di coloro i quali si trovano in condizione di svantaggio e vulnerabilità.

"Dopo i bandi EduCare e EduCare in Comune investiamo altre nuove risorse in educazione e, in particolare, nella riduzione della povertà educativa" – scrive la ministra sul sito del Dipartimento - È indubbio che la pandemia abbia acuito le condizioni di svantaggio che minano le opportunità educative per molti bambini e ragazzi nel Paese. D'altra parte, le reti di prossimità hanno un ruolo cruciale nell'intercettare le situazioni di bisogno che sono nei territori e devono essere sostenute. Con questo avviso continuiamo a rafforzare il lavoro delle comunità locali, dell'associazionismo e del Terzo settore riconoscendoli come luoghi di educazione, di  costruzione di cittadinanza e di servizio del bene comune".

Possono presentare proposte progettuali esclusivamente le organizzazioni senza scopo di lucro nella forma di enti del Terzo settore, le imprese sociali, gli enti ecclesiastici e di culto dotati di personalità giuridica e operanti nello specifico settore di riferimento oggetto dell’avviso; le scuole statali, non statali paritarie, non paritarie, di ogni ordine e grado; nonché i servizi educativi per l’infanzia e le scuole dell’infanzia pubblici e privati. Tali soggetti devono sussistere da almeno due anni dalla data di pubblicazione dell’avviso.

I progetti, presentati individualmente o in partnership, devono attivare o consolidare la “comunità educante”, prevedendo interventi e azioni, in linea con gli obiettivi della Child Guarantee, nelle seguenti aree tematiche: Cittadinanza attiva; Non-discriminazione; Dialogo intergenerazionale; Ambiente e sani stili di vita.

I progetti devono avere come destinatari finali le persone di minore età individuate per fasce di età (0-6 anni; 5-14 anni; 11-17 anni), salvo il caso di interventi finalizzati a favorire azioni specifiche di scambio e di dialogo.

Ciascuna proposta progettuale, della durata esatta di 12 mesi, potrà beneficiare di un finanziamento minimo di € 35 mila e massimo di € 200 mila. Non sono ammesse al finanziamento proposte progettuali che abbiano usufruito o usufruiscano di altri finanziamenti o benefici economici di qualsiasi tipo di carattere europeo, nazionale, regionale e locale.

Le proposte progettuali potranno essere inoltrate a decorrere dal trentesimo giorno a partire dalla data di pubblicazione dell’avviso sul sito del Dipartimento per le politiche della famiglia. La scadenza dei termini di presentazione delle proposte progettuali è fissata al 30 aprile 2021

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)