Quanti amici, vicini e lontani, che pregano e servono insieme

SpiritoAnimaCorpo. Il "tesoro" di Villa Immacolata sono tutte le persone che concorrono ogni giorno ai frutti della casa di spiritualità diocesana

Quanti amici, vicini e lontani, che pregano e servono insieme

Come in ogni campo, anche nel terreno che è Villa Immacolata c’è un tesoro nascosto. Sotto le erbe solite, sotto le zolle a volte arse, sotto ogni suolo, c’è sempre vita. E la vita sta nel lavoro stesso di questo terreno. Man mano che si vangano le zolle, che si dissoda il terreno, che lo si semina; mano a mano che lo si innaffia e lo si custodisce da passeri e corvi, mano a mano che il terreno produce lo stelo, la spiga e il frutto, fuoriesce il tesoro che il terreno ha: la forza stessa del terreno e le persone che in esso vi operano.

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Nell’anno in cui siamo chiamati a guardare alla parabola del seminatore voglio chiamare “tesoro” tutti coloro che concorrono ai frutti che Villa Immacolata è chiamata a offrire. Sono tutte quelle persone che segretamente e silenziosamente offrono il loro tempo perché ogni volontà di Dio si compia in questa struttura: l’incontro delle vite con il Signore Gesù.

Ogni mercoledì una catena di persone si connette con noi e noi con loro. La connessione è la preghiera d’intercessione. Ogni tipologia di preghiera del mercoledì è per tutte le persone che qui operano e che qui chiedono di essere ricordate. Perché il buon Dio intervenga su di loro. La celebrazione dell’eucaristia, la liturgia delle ore, la preghiera silenziosa e personale, il santo rosario è offerto per tutti gli Amici di Villa Immacolata.

Si diventa amici proprio attorno a questa proposta: l’orazione. Villa Immacolata ha amici qui e anche dispersi in molte parrocchie o realtà della Diocesi. Amici che pregano per amici. Non ci si conosce ma in Gesù siamo chiamati “amici”. Amici che pregano per chi è nella sofferenza, per chi ha chiesto la nostra preghiera. Amici che pregano per tutti quelli che fanno un servizio qui, presso questa struttura, e aiutano la realizzazione di tempi interiori, personali e spirituali. Amici che ricordano a Gesù i benefattori e i defunti di Villa Immacolata. Amici che non ci sono più perché ci seguono dal cielo. Oppure che hanno fatto un tratto di strada con noi e poi si sono fermati.

Questa catena del mercoledì porta a galla il vero tesoro. I volontari non vogliono essere visti come tali. Collaboratori della gioia di chi viene a Villa Immacolata: così vogliono essere pensati. «Collaboratori della vostra gioia»: come diceva san Paolo. Tutto ciò non è davvero tesoro? Sono undici anni che molte persone si rendono disponibili per le molteplici necessità di Villa Immacolata. C’è chi interviene economicamente. Chi da casa prega per le attività di Villa Immacolata e per le intenzioni che vengono lasciate a noi che la abitiamo. Chi presta il proprio tempo per servire a tavola. Chi dà una mano nel lavaggio dei piatti. Ogni giorno. Ogni weekend. Chi si offre per aiutare in cucina. Chi settimanalmente dona un giorno di disponibilità per qualsiasi cosa. Per realizzare delle torte, marmellate. Per l’abbellimento del parco. Per inserimento dei dati nei computer. Undici anni ininterrotti sono un bel dono! Di questo ringraziamo davvero il buon Dio.

Ma il vero tesoro non sono neppure questi servizi e queste persone che li realizzano! Il tesoro di questo campo è la gratitudine che continuiamo a ricevere da parte loro nel poter fare quest’opera caritativa. La chiamo gioia. Che non viene neppure dal campo di Villa Immacolata. È dono di Dio e frutto della loro disponibilità.

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