La rete #5BuoneRagioni chiede alle istituzioni di aprire un tavolo di confronto: "Modifica dell'assetto solo dopo un confronto con i soggetti pubblici e privati interessati". Ecco perché secondo le associazioni la riforma "non risponda affatto all’obiettivo di migliorare la giustizia minorile"
Idee
Una prima domanda che ci poniamo quando si sente parlare di ministerialità dei laici, è la seguente: quale potrebbe essere il ruolo dei laici in una Chiesa in evoluzione? Ciascuno di noi ha ricevuto una chiamata ad andare ed annunciare una Parola acquisita che, in virtù di una vocazione, possiamo testimoniare ed annunciare. Il binomio Vocazione - Missione oggi non è riferito solo al mondo “ecclesiale” ma ad ognuno di noi: ciascuno di noi riceve una missione nel mondo in virtù del battesimo ricevuto. Si tratta quindi di un binomio che coinvolge tutti nella Chiesa e di un cammino da intraprendere insieme, laici e consacrati
Parcheggiati. E pure comodamente. No, per Mario Pollo, antropologo dell’educazione, già docente di sociologia e pedagogia all’Università Lumsa di Roma, i giovani hanno desiderio di partecipare e vogliono contare. È il caso del movimento Friday for future e della giovane attivista Greta Thunberg o della grande partecipazione al Salone del libro di Torino. Anche perché, come spiega al Sir, una società che non pensa ai giovani non sa guardare nemmeno al proprio futuro
Così la portavoce del Forum del terzo settore nel suo intervento di fine mandato nel corso dell’assemblea in corso oggi a Roma. “L’apporto del terzo settore in merito alle priorità della programmazione politica, sociale ed economica del paese trovi spazi adeguati di ascolto e confronto”
«Voglio chiedere, in nome di Dio, ai Paesi potenti di cessare le aggressioni, i blocchi e le sanzioni unilaterali contro qualsiasi Paese in qualsiasi parte della terra. No al neocolonialismo. I conflitti si devono risolvere in istanze multilaterali come le Nazioni Unite. Abbiamo già visto come finiscono gli interventi, le invasioni e le occupazioni unilaterali, benché compiuti sotto i più nobili motivi o rivestimenti. Questo sistema, con la sua logica implacabile del guadagno, sta sfuggendo a ogni controllo umano. È ora di frenare la locomotiva, una locomotiva fuori controllo che ci sta portando verso l’abisso. Siamo ancora in tempo».
Stefano Ferrarese, direttore Esu, vede nel timore dei proprietari una possibile spiegazione. L’emergenza, però, deve aprire le porte a un piano più grande
Una sinergia tra chi è a contatto quotidianamente con il vissuto di un territorio. Per Patrizio Bertin di Confcommercio è da questo legame che ci si può rialzare
Se facciamo tesoro dei “non risultati” degli ultimi dieci anni, impariamo a non tollerare la crescita congiunta della spesa assistenziale e dei nuovi poveri. La Lettera.d Tiziano Vecchiato, presidente della Fondazione Zancan.
Great resignation è il termine coniato negli Stati Uniti per indicare le dimissioni di massa di chi, dopo aver provato l’esperienza dello smart working durante la pandemia, non vuole più tornare in presenza con le “vecchie” condizioni. Ansia del ritorno: «Vorrei fare un lavoro che non torni a casa con me» si augura in futuro un intervistato. I classici modelli industria-azienda con orari e luoghi fissi sono ora in crisi, complice anche la scelta delle stesse società di riprogrammare i propri bilanci
L'interpretazione dell'Inps su l'"inattività lavorativa" è "estremamente restrittiva" e limiterà la possibilità di qualsiasi lavoro o inserimento per le persone con disabilità. La denuncia di Coordown e Uniamo: "Sanare questa stortura a tutela dei più fragili"
Un gruppo di organizzazioni che tutelano i diritti umani analizza in un dossier come gli strumenti digitali e biometrici, utilizzati per il controllo dei flussi, stiano minando la privacy e i diritti umani. E chiedono all’Unione europea maggiore trasparenza: “L'Unione ha l'obbligo di rispettare i diritti umani e perseguire la loro realizzazione anche nello sviluppo e nell'attuazione delle sue politiche esterne”
Il sacerdote è parroco a Caivano, in una zona dove ambiente, lavoro e futuro sono pesantemente compromessi
“A cinque anni dalla pubblicazione della Laudato si’, la Chiesa italiana non poteva non farsi carico del grido della Terra e del grido dei poveri. La pandemia ci ha fatto piombare in un senso di precarietà che il frastuono godereccio ci aveva fatto dimenticare”, dice il presidente di Greenaccord
“Seguo con crescente preoccupazione l’evolversi della situazione che da questa mattina si è venuta a creare con lo sgombero attuato dalle Forze dell’Ordine del varco 4 del Punto franco nuovo di Trieste e che continua ora con partecipate manifestazioni nelle strade della città e in Piazza dell’Unità. Come vescovo della Chiesa di Trieste sono ad invitare tutti – in particolare le istituzioni e i manifestanti – a ricercare soluzioni pacifiche alle questioni sul tappeto, liberando il campo da atti di forza che non portano a nulla se non a esacerbare gli animi, già molto provati, e a possibili strumentalizzazioni”.
I 17 obiettivi dell’Agenda visti dai giovani e raccontati dai giornalisti: ricerca dell’Università Pontificia salesiana in collaborazione con Ucsi. I temi che più interessano i giovani sono quelli che li toccano personalmente. Ritengono però che le maggiori preoccupazioni si concentrino su lavoro dignitoso e crescita economica (61,5%), salute (52,7%) e, con grande distacco, parità di genere (29,1%), lotta alla povertà (28,4%) e clima (26,4%)