Idee

Siamo davvero liberi di scegliere? La possibilità incondizionata di scegliere è più importante anche della posta in gioco nella nostra scelta? Sono domande che ci siamo posti spesso in redazione di fronte alle raccolte firme per i referendum su eutanasia e legalizzazione della cannabis. In questi giorni poi la notizia di altre due consultazioni popolari, stavolta compiute: San Marino dice sì all’aborto, la Svizzera al matrimonio per gli omosessuali. Un primo risultato del nostro confronto è il servizio che potete leggere alle pagine 4-5 della nostra Difesa cartacea con le riflessioni di don Matteo Pasinato ed Enrico Furlan.

Intervista con mons. Satriano, arcivescovo di Bari-Bitonto e presidente Fondazione Missio. “Solo chi è stato toccato dall’incontro con Cristo – afferma – ha il cuore che trabocca di gioia e può evangelizzare”. “Occorre aprire spazi in cui i laici, forti della propria dignità battesimale, possano prendere l’iniziativa di dare voce all’azione dello Spirito, cresimando il mondo, come augurava don Tonino Bello”

“Io non ho firmato e se il referendum dovesse avere l’ok della Corte costituzionale e quindi portare gli italiani alle urne non andrò a votare”. Luciano Squillaci da cinque anni è il presidente nazionale della Federazione italiana delle comunità terapeutiche (Fict). Sul referendum sulla cannabis non ha dubbi: “Il dibattito è abbondantemente stantio, in questo momento i problemi collegati alla droga sono altri, ben più gravi e complessi; andare a riaccendere un dibattito ideologico è anacronistico e pericoloso”

L'assegno unico per i figli, che dovrebbe entrare a regime il 1 gennaio, sembra sparito dal radar. Mancano tre mesi, ma ancora non si sa chi ne avrà diritto e a quanto, sulla base di quali criteri di progressività ed eventualmente esclusione. E, per la sociologa e portavoce dell’Alleanza per l’Infanzia, Chiara Saraceno, le scelte operate per l'assegno temporaneo, se confermate, smentiscono la narrazione di una svolta epocale nel sostegno alla genitorialità

Dobbiamo essere onesti verso noi stessi e i nostri cittadini: stiamo venendo meno a questa promessa. Se continuiamo con le politiche attuali, raggiungeremo quasi 3 gradi di riscaldamento globale entro la fine del secolo. Le conseguenze di un tale aumento delle temperature sarebbero catastrofiche».

C’è poco da fare gli scandalizzati: se è vero che c’è un’esigenza di riparazione, anche giuridica, penale, che segue al male, c’è anche l’esigenza del realismo che solo chi ha lo Spirito di Cristo può esercitare, il realismo di saperci tutti peccatori, tutti bisognosi di vigilanza, aiuto reciproco, e perdono. Tutti esposti al continuo assalto delle tenebre… e i preti di più, perché stanno sempre sulla breccia e, accettando di vivere una vita follemente altra, osano fronteggiare ogni giorno faccia a faccia il Nemico nell’abisso delle anime delle persone a loro affidate, e in quello delle loro

L’autodeterminazione che passa dallo scegliere il proprio fine vita. Oppure le decisioni individuali in relazione alla salute collettiva, dal lockdown al rifiuto di vaccinarsi. Quello che stiamo vivendo ci porta a confrontarci sulla libertà?

Il provvedimento di iniziativa parlamentare noto come “Testo Unico sulle Malattie Rare”, dopo l’approvazione alla Camera dei Deputati sarà ora sottoposto all'esame del Senato della Repubblica. L'Intergruppo parlamentare Malattie Rare ha proposto questa mattina un incontro volto a fare il punto sull'iter del provvedimento e valutare eventuali correttivi per il futuro

Secondo il nuovo rapporto dell’organizzazione, tra il 2019 e il 2020 l’Italia mostra segni di miglioramento solo per tre obiettivi, relativi a sistema energetico, lotta al cambiamento climatico e giustizia. Si registra stabilità per altri tre, sono peggiorati invece gli indicatori relativi a 9 obiettivi tra cui povertà ed educazione