“Non sei sola”, anche una chat dedicata per le vittime di violenza che devono stare a casa

L’iniziativa di Lucha y siesta lanciata nei giorni della quarantena. “Per alcune donne, la propria casa non è affatto sinonimo di sicurezza”. Sospesi i colloqui il servizio continua con una linea telefonica, ma si possono mandare email e anche messaggi su Facebook

“Non sei sola”, anche una chat dedicata per le vittime di violenza che devono stare a casa

In questi giorni di emergenza sanitaria ci viene chiesto di rimanere a casa per la nostra e altrui sicurezza. Pur convinte che le disposizioni del decreto siano le uniche possibili in questo momento, sappiamo che per alcune donne, la propria casa non è affatto sinonimo di sicurezza, anzi”. Inizia così il messaggio lanciato dai profili social di Lucha y siesta, l’associazione romana contro la violenza sulle donne, che in questi giorni di isolamento per l’emergenza coronavirus ha deciso di riconvertire alcuni suoi servizi per le persone costrette a rimanere a casa.

“Per tante donne, andare a lavoro o accompagnare i bambini a scuola, significa poter sfuggire anche solo per poco alle dinamiche di violenza domestica e di potere nelle quali vivono tutti i giorni, e al momento ciò non è possibile - spiega la nota -. Sappiamo anche che in periodi di crisi, come quella che stiamo vivendo, le dinamiche violente si acuiscono.Per questo anche se ci troviamo costrette a rimandare i colloqui di persona, ci siamo”.

Le operatrici di Lucha y Siesta sono reperibili per ascolto e accompagno h 24 per:colloqui telefonici al numero 3291221342 o attraverso mail all’indirizzo nonseisola.lucha@gmail.com

“Abbiamo inoltre deciso di aprire un canale diretto via chat - aggiungono le operatrici di Lucha y siesta -  per permettere a più donne possibili di raggiungerci e mettersi in comunicazione con noi, perché chiuse in casa non sempre sarà possibile poter telefonare, attraverso l’account Facebook @lucha.ysiesta”.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)